Teheran ha convocato gli ambasciatori di tre Paesi occidentali (Regno Unito, Danimarca e Paesi Bassi) per protestare contro una loro presunta corresponsabilità nell'attentato di sabato durante una parata dei Guardiani della Rivoluzione nella città iraniana di Ahvaz, nel quale sono rimaste uccise 29 persone (nella foto). Secondo il regime iraniano, i tre Paesi europei «sono responsabili di aver offerto ospitalità a membri del gruppo terroristico Al Ahvazi» che avrebbe compiuto l'attacco, per il quale il presidente iraniano Rohani ha accusato «un governo straniero sostenuto dagli Usa».
Il riferimento è all'Arabia Saudita, che Rohani accusa di un ruolo diretto insieme con «questi piccoli Paesi mercenari del Golfo istigati da Washington», che sono poi gli Emirati Arabi Uniti: in particolare, un consigliere del governo di Abu Dhabi, Abduljaleq Abdulah, ha sostenuto che «un attacco contro un obiettivo militare non è un atto terroristico», e questo ha irritato moltissimo Teheran. Al punto che il capo di Stato maggiore delle forze armate iraniane, Mohamad Hosein Baqeri, ha assicurato che l'Iran perseguirà «in qualunque parte del mondo» gli autori dell'attentato.
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