La lezione del "New York Times" a Sanders. Endorsement a una coppia di candidate dem

Il quotidiano progressista benedice la Warren e la semisconosciuta Klobuchar. Una sfida tutta rosa alle primarie del partito dell'Asinello

La lezione del "New York Times" a Sanders. Endorsement a una coppia di candidate dem

New York - Il New York Times punta sulle donne annunciando di aver scelto il suo candidato nell'affollata arena degli aspiranti sfidanti del presidente americano Donald Trump. O meglio, per la prima volta nella sua storia ne ha scelti due, assestando un sonoro schiaffo agli esponenti più quotati delle primarie democratiche per la corsa alla Casa Bianca del prossimo anno. Dopo aver intervistato diffusamente i candidati, infatti, il board editoriale ha deciso di appoggiare la senatrice del Massachusetts Elizabeth Warren e la collega del Minnesota Amy Klobuchar, sostenendo che «sono le migliori scelte per i dem».

La prima, 70 anni, esponente dell'ala progressista, secondo il Nyt «parla in modo elegante di come il sistema economico è corrotto», è impegnata a «riformare profondamente il governo e l'economia» e i suoi piani «dimostrano un approccio serio». Anche se, riconosce il giornale nell'articolo che motiva la scelta, «la strada di Warren alla nomination è difficile». Alla 59enne Klobuchar, invece, viene riconosciuto il merito di essere emersa come la «portabandiera del centro democratico», e il fatto che con la sua lunga esperienza in Senato e le sue credenziali bipartisan potrebbe unire le due anime del partito dell'Asinello e forse anche il Paese, sempre più diviso dopo quattro anni di amministrazione Trump. La sua scelta è la più inaspettata, visto che finora è rimasta quasi sempre nell'ombra: stando ai dati di RealClearPolitics a livello nazionale ha raggiunto a stento il 3% delle preferenze, mentre in Iowa, lo stato che tra due settimane aprirà la stagione delle primarie, è al 7%. Bocciati senza appello sono invece i due candidati attualmente in testa ai sondaggi, a partire dal frontrunner, l'ex vice presidente Joe Biden. Il quotidiano della City ha riconosciuto la sua esperienza, affermando tuttavia che tornare semplicemente ai tempi di Barack Obama non è abbastanza. E a 77 anni, «è il momento per lui di passare il testimone a una nuova generazione di leader politici». Ancora più secco è il giudizio sul senatore del Vermont Bernie Sanders: pure nel suo caso si parla di età troppo avanzata (ha 78 anni), e il board ha espresso «serie preoccupazioni» per la sua salute, notando poi la sua riluttanza al compromesso. A suo parere, insomma, è troppo divisivo.

Parole di apprezzamento sono state espresse per l'ex sindaco di South Bend (Indiana) Pete Buttigieg, che può avere davanti un «brillante futuro politico», e per Andrew Yang, che si augura scenda in politica a New York. Dure le parole invece per l'ex sindaco della Grande Mela e magnate dei media Michael Bloomberg, la cui «campagna elettorale mostra quanto il sistema americano non funzioni». È «un onore», ha commentato su Twitter Klobuchar, mentre Warren ha scritto, sempre sul social network: «Quindi io e Amy non siamo mai state battute nelle elezioni e negli endorsement del New York Times».

C'è chi dice, tuttavia, che la scelta del quotidiano sia la una riposta alla polemica innescata nei giorni scorsi da una presunta frase di Sanders. Secondo indiscrezioni, il senatore avrebbe detto proprio a Warren in una conversazione privata nel 2018 che una donna non poteva vincere le elezioni presidenziali. Parole smentite da Sanders, ma confermate da Warren.

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