L'intesa Kurz-populisti. Pressing di Bruxelles per un esecutivo amico

Merkel e Juncker pretendono un governo filo europeo. Ma il premier è pronto a deluderli

L'intesa Kurz-populisti. Pressing di Bruxelles per un esecutivo amico

Berlino - Lunedì la cancelliera tedesca Angela Merkel si è congratulata con il giovane Sebastian Kurz che domenica ha portato il partito popolare (Övp) a una netta affermazione in Austria. Con il 31,3% dei voti l'Övp è il primo partito e il suo leader appena 31enne è il cancelliere in pectore della repubblica alpina.

Per lingua e appartenenza politica, cristiano-democratici tedeschi e popolari austriaci sono in teoria molto vicini; tuttavia il tono del messaggio della cancelliera è nel segno della distanza. Merkel si è dapprima complimentata con Kurz per aver modernizzato il partito un modo garbato di prendere atto di come il giovane leader abbia spinto sul pedale della personalizzazione, riducendo lo storico partito popolare a uno strumento elettorale. La cancelliera che mentre Kurz vinceva a man bassa in Austria perdeva invece le elezioni in Bassa Sassonia ha poi ricordato che al Bundestag «il nostro margine di vittoria sul secondo partito è molto più ampio» di quello ottenuto dall'Övp. È vero che tre settimane fa la Cdu tedesca ha staccato di oltre dodici punti gli antagonisti socialdemocratici, mentre i popolari austriaci sono sopra di soli quattro punti rispetto all'ultradestra del partito della Libertà (Fpö) e ai socialdemocratici arrivati quasi appaiati in seconda posizione. La poco elegante osservazione di Merkel è però funzionale a rimettere in riga chi continua a chiederle di riportare la Cdu più a destra, imitando proprio la linea anti-immigrati e anti-Islam adottata da Kurz. La probabile formazione di un governo fra i popolari e l'ultradestra a Vienna «non mi sembra una soluzione che si possa replicare in Germania» ha scandito Merkel. La differenza non è solo nei numeri: mentre l'Fpö ha già governato l'Austria, nella Repubblica federale tedesca tutti i partiti hanno steso un cordone sanitario attorno agli xenofobi di Alternative für Deutschland. Né va dimenticato che mentre l'Fpö è stato fondato nel 1956, AfD ha solo quattro anni di vita.

«La vittoria del Partito popolare guidato da Kurz conferma la forza trascinante della linea moderata e responsabile delle forze legate al Partito Popolare Europeo e la netta sconfitta della sinistra», ha commentato il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Nel frattempo, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha augurato a Kurz successo «per formare un governo pro-europeo». Un augurio traducibile nell'auspicio che il giovane leader non scelga l'Fpö quale partner di governo. L'aspirazione della Commissione a non vedere ridotti i propri poteri cozza con la chiara preferenza degli austriaci per un governo di destra-destra come dimostrato dal +7,4% dei popolari e dal +6,9% ottenuto dall'Fpö.

Kurz sembra così intenzionato a unirsi all'ultradestra nella riedizione di un'alleanza che ha governato l'Austria fra il 2000 e il 2007. L'Austria appare sempre più in sintonia con il gruppo di Visegrad (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria) che con il resto dell'Ue.

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