Londra fa bene Serve uno choc a questa Unione

di Carlo LottieriA questo punto il negoziato tra il Regno Unito e l'Unione europea è partito. David Cameron ha in qualche modo avviato la trattativa con l'Unione europea e si tratta di un confronto nel quale i britannici sanno di essere forti, se si considera che il leader conservatore potrà sempre giocare una carta estrema: quella del referendum del 2017. L'Europa non vuole l'uscita dei britannici dall'Unione, ma il Regno Unito è disposto a restare solo se certe condizioni saranno rispettate. Cameron ha specificato cosa vuole: egli pretende che i Paesi fuori dalla zona euro non siano marginalizzati (e infine costretti a mollare la moneta nazionale), che la sovranità degli Stati membri sia rispettata, che di fronte a una questione drammatica come l'immigrazione si possano adottare strategie autonome (non estendendo agli ultimi arrivati il welfare riservato ai cittadini), che il tema della competitività sia considerato cruciale a Bruxelles. In vari ambienti londinesi simili richieste sono apparse troppo moderate. C'è chi crede che l'unica vera riforma consista in una piena riconquista da parte di Londra della sua indipendenza. In ogni caso è ragionevole pensare che l'Italia faccia bene a schierarsi con Londra. C'è bisogno che il Vecchio Continente non sia più dominato dalle culture interventiste che hanno segnato la storia comunitaria degli ultimi cinquant'anni. L'ossessione per la legislazione che domina i tedeschi e lo spirito tecnocratico degli apparati pubblici francesi hanno informato le istituzioni europee: le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. C'è bisogno di uno choc istituzionale che modifichi la politica comunitaria e dia più spazio alla cultura liberale: salvaguardando il mercato comune e marginalizzando gli euroburocrati.

Non è un caso se la signora Thatcher ha governato dieci anni a Downing Street, e non all'Eliseo. I britannici restano un po' diversi dal resto d'Europa: per loro e per nostra fortuna. Continuano a credere più nella libertà che nel governo. Anche per questo è bene non lasciarli soli.

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