Di Maio si arrende: "Capo politico da solo non può farcela"

L'annuncio di Di Maio dalla Calabria: "I prossimi stati generali serviranno per mettere in piedi una nuova carta dei valori e anche un'organizzazione più efficace"

Di Maio si arrende: "Capo politico da solo non può farcela"

"Per la prima volta dopo 10 anni di storia del nostro Movimento ci rivederemo tutti insieme il 15 marzo in una location che stiamo scegliendo, per mettere finalmente in piedi una nuova Carta dei valori e anche un'organizzazione più efficace, perché il solo capo politico non ce la può fare". Luigi Di Maio sembra così essersi arreso.

Il possimo appuntamento interno sarà quindi molto importante e delicato. Gli stati generali del Movimento 5 Stelle serviranno "per mettere finalmente in piedi una nuova carta dei valori e anche un'organizzazione più efficace", ha spiegato il ministro degli Esteri da Lamezia Terme. "Sono fiducioso - ha aggiunto, come riporta l'Ansa - che possiamo migliorare il Movimento. In dieci anni abbiamo approvato tante leggi che erano la nostra identità. Ci sono cose nuove da fare e dobbiamo riorganizzare le nostre forze ed i nostri obiettivi".

Intanto però il Movimento dovrà affrontare la sfida delle regionali in Calabria. Il candidato grillino è Francesco Aiello, un nome che ha creato non poche tensioni tra i pentastellati. Ed è per questo che l'appuntamento alle urne è molto importante per Di Maio. Tra i cambi di casacca e i malumori degli ultimi tempi il Movimento sta vivendo nel caos. "Io mi fido di voi, comunque andrà. Noi ci fidiamo dei calabresi. Comunque andrà, per la prima volta il Movimento entrerà in consiglio regionale", ha affermato il leader 5S da Lamezia Terme.

Poi l'annuncio della nuova Carta dei valori e di un'organizzazione più efficace. Cosa farà quindi Di Maio? Un passo indietro? Le domande corrono veloci nel Movimento in attesa di conoscere le intenzioni del capo politico. Per Di Maio bisogna "cambiare una serie di regole interne" e "una serie di valori di riferimento" perché "tanti obiettivi del programma sono stati realizzati". Ma ora è tempo di "discutere dei prossimi 10". Tra i pentastellati, c'è già chi parla di dimissioni e fa il nome di Chiara Appendino come possibile successore dell'attuale leader.

I prossimi giorni, come riporta l'AdnKronos, per il M5S si preannunciano

turbolenti: dalle possibili nuove defezioni alla Camera e al Senato, alla restituzioni, ai candidati presidenti di Liguria, Toscana e Puglia. Senza dimenticare il vuoto che lascerebbe Di Maio nel caso di un suo passo indietro.

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