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Marò, ecco la sentenza dell'Aja. Le condizioni del rientro di Girone

"Il Tribunale arbitrale conferma l'obbligo per l'Italia di restituire il sergente Girone all'India nel caso lo stesso Tribunale decida (al termine dell'arbitrato, ndr) che l'India ha la giurisdizione su di lui in merito all'incidente dell'Enrica Lexie".

Marò, ecco la sentenza dell'Aja. Le condizioni del rientro di Girone

"Italia e India devono cooperare, anche davanti alla Corte Suprema indiana, per ottenere un allentamento delle condizioni cautelari del sergente Girone così che possa, in base a considerazioni di umanità, tornare in Italia, mentre rimane sotto l'autorità della Corte Suprema indiana durante il periodo dell'arbitrato". È quanto scrive il Tribunale arbitrale internazionale nella sentenza sulla richiesta italiana di far rientrare il marò in patria in attesa dell'esito dell'arbitrato.

"Il Tribunale arbitrale conferma l'obbligo per l'Italia di restituire il sergente Girone all'India nel caso lo stesso Tribunale decida (al termine dell'arbitrato, ndr) che l'India ha la giurisdizione su di lui in merito all'incidente dell'Enrica Lexie". Lo si legge nella sentenza dell'Aja. Ricordando "l'impegno solenne" offerto e reiterato dall'Italia su questo, il Tribunale scrive che "non ci sono dubbi sulla buona fede dell'Italia rispetto a questo impegno". "Il Tribunale arbitrale decide che Italia e India riferiscano ognuna al Tribunale stesso rispetto a queste misure provvisorie" sul rimpatrio del marò Salvatore Girone, "e autorizza il Presidente a chiedere informazioni alle Parti se tale rapporto non verrà fornito entro tre mesi dalla data di questa sentenza, e nel caso prendere misure appropriate".

Infine, si legge che "il Tribunale arbitrale ritiene appropriate le condizioni, garanzie e procedure che sono state stabilite per il sergente Latorre" e si suggerisce alla Corte Suprema indiana di adottare le stesse anche per il rientro in Italia del marò Salvatore Girone. "Queste potrebbero includere, tra le altre, le seguenti condizioni: l'Italia dovrà assicurare che Girone si presenti a un'autorità in Italia designata dalla Corte Suprema indiana a intervalli determinati dalla stessa Corte Suprema; Girone dovrà consegnare il suo passaporto alle autorità italiane e non potrà lasciare l'Italia senza il permesso della Corte Suprema indiana; l'Italia dovrà informare la Corte Suprema indiana sulla situazione di Girone ogni tre mesi".

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