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Il marito della Madia vuole 900mila euro da Storace: "Paga oppure ti querelo"

Il leader della Destra: "Non si accontenta di aver ottenuto soldi pubblici..."

Il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia
Il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia

Qualche mese fa Francesco Storace denunciò il finanziamento della Regione Lazio ad alcuni film prodotti dalla Wildside. Non per altro perché Mario Gianani, marito del ministro alla Pubblica amministrazione Marianna Madia, è socio di questa società. Adesso il marito del ministro avrebbe fatto recapitare al leader della Destra una richiesta di "mediazione" per diffamazione, l’anticamera della querela, per quasi 900mila euro. "Il marito di un ministro - tuona Storace - non si accontenta di aver ottenuto soldi pubblici, cosa che fa arrabbiare tanta gente".

Gianani ha già querelato anche Gianmarco Chiocci, direttore del Tempo, per aver fatto un'inchiesta sui fondi della Regione Lazio. "Chissà se la stessa sorte toccherà al vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, anche lui presentatore di un’interrogazione al governo di cui la Madia è ministro in carica - si chiede Storace - non sono stati querelati invece i grillini della Pisana, che un anno prima avevano denunciato in un’altra interrogazione la prima tranche di film della Wildside finanziati di tasca nostra". La difesa del leader della Destra chiederà conto al governatore Nicola Zingaretti dei motivi per cui la Regione Lazio non ha mai risposto all'interrogazione che toccava un'esponente di punta del suo partito. "Con me Zingaretti ha negato favoritismi - aggiunge Storace sul Giornale d’Italia - millantando l’adozione di criteri più rigorosi e selettivi della Polverini nella legge sul cinema". Peccato che l’assessore in carica alla cultura, Lidia Ravera, avesse parlato di facilitazioni per l’accesso ai finanziamenti regionali. "Se dipendesse da me, ma non dipende da me - aveva detto la Ravera in Aula - finanzierei soltanto la sperimentazione, finanzierei i giovani, i giovanissimi, quelli che non riescono ad avere una prima occasione, una prima chance per farsi vedere. Io penso che il danaro pubblico debba andare nella direzione di chi ne ha bisogno e che non debba mai essere una regalia di nessun tipo, laddove si stia dentro il mercato, ed è nel mercato che bisogna rischiare e scommettere senza chiedere danaro pubblico".

"Chissà - conclude Storace - se la Wildside ha querelato pure lei".

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