"Non mollo, il futuro torna". Ma Renzi riparte dal passato

L'ex segretario Pd torna ad occuparsi della sua Firenze: "Da senatore ascolterò le associazioni di categoria fiorentine"

"Non mollo, il futuro torna". Ma Renzi riparte dal passato

Da sindaco di Firenze a premier. E ora di nuovo "protettore" degli interessi dei fiorentini. È la parabola involutiva di Matteo Renzi, da oggi ufficialmente ex segretario del Pd.

"Io non mollo", scrive il rottamatore autorottamatosi nella sua enews, "Mi dimetto da segretario del Pd come è giusto fare dopo una sconfitta. Ma non molliamo, non lasceremo mai il futuro agli altri". Nella sua lettera Renzi si rivolge a un ragazzo malato di Sla: "Sono orgoglioso di averti conosciuto. E di lottare insieme a te", scrive, "Abbiamo perso una battaglia, caro Paolo, ma non abbiamo perso la voglia di lottare per un mondo più giusto. Lo faremo insieme, con il nostro sorriso e con la nostra libertà. Io non mollo, ma soprattutto non mollare tu. Il futuro prima o poi torna".

Resta il fatto però che ora che non è più a Palazzo Chigi - nemmeno come leader del partito di governo - le sue priorità cambiano.

E così Renzi torna a fare gli interessi di quei fiorentini che ha rappresentato per anni in qualità di primo cittadino e che lo hanno rivotato ed eletto al Senato: "Nei prossimi giorni riunirò le associazioni di categoria fiorentine per farmi aiutare a valorizzare i punti più importanti, dalla burocrazia alla sicurezza, dalle tasse alla gestione del web", promette ora, "Avevo promesso ai miei concittadini di lavorare ad una proposta di legge sui temi delle botteghe, dell'artigianato, dei piccoli negozi di vicinato".

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