A Milano crolla il prezzo degli alloggi: -28%

MilanoIl mercato della casa cola a picco, anche nella città dell'Expo. L'esposizione universale infatti, non ha avuto quell'effetto auspicato di freno alla caduta libera del mattone.

Contrariamente a ogni previsione i prezzi delle abitazioni nel primo semestre del 2015 hanno registrato un calo del 2,2% con una leggera variazione a seconda della tipologia: scendono del 2,2% gli appartamenti nuovi appunto (classe energetica A e B, per un prezzo medio di 4.831 euro/mq), del 2,3% quelli recenti, ristrutturati, d'epoca e di pregio, e del 2,2% gli appartamenti più vecchi o da ristrutturare. Si stima che in totale siano 30mila le unità abitative in vendita attualmente nel capoluogo lombardo.

Altro elemento che lascia perplessi, emerso dalla «47esima rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano e provincia sul primo semestre 2015» realizzata dalla Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con gli agenti rilevatori Fimaa Milano, Monza e Brianza, è il calo del valore delle case nel centro storico (-2%), con una lieve flessione all'interno della Cerchia dei Bastioni, ovvero Area C (0,5%). Entrando nello specifico negli ultimi cinque anni le zone che hanno perso di più all'ombra della Madonnina, sono state nel centro storico Brera e Missori-Santa Sofia (-6,6%), Venezia - Monforte per la Cerchia dei Bastioni (-7,9%) e Gallaratese e Trenno in periferia con addirittura il -28%.

Ad andare male, però non è solo il residenziale: i negozi in particolare hanno perso in un anno lo 0,9%, l'1,8% gli uffici, il 2,1% i centri direzionali. In difficoltà anche i box, merce rara in città, che hanno visto calare il loro valore del 2,2% nell'ultimo anno.

Così se aumenta il volume delle compravendite (+5% rispetto al 2014) si allungano di molto i tempi: «Le trattative per il nuovo oggi sono molto più complesse rispetto a qualche anno fa - spiega Vincenzo Albanese, presidente di Fimaa la federazione degli agenti immobiliari - perché la gente è molto informata ed esigente e il tempo medio di vendita per un appartamento di nuova edificazione varia quindi tra i 6 e gli 8 mesi».

Diversa la situazione per la vendita di un appartamento usato «perché c'è una maggiore propensione di chi vende e cedere sul prezzo, anche di molto. Per un appartamento acquistato recentemente e rimesso in vendita si rischia di perdere anche il 25-30%».

Più fosco il quadro in provincia, che registra un calo maggiore rispetto alla città sul valore degli immobili (-2,4% per il nuovo, - 3,5% per l'usato recente e -5,4% per gli appartamenti vecchi) e un numero di transazioni in leggera risalita sul 2014, + 2,1%. «La provincia però - spiega Marco Dettori, presidente di Tema (Territori, Mercati e Ambiente) la società partecipata della Camera di Commercio di Milano - sconta uno stock di invenduto causato da scelte urbanistiche infelici del passato, che si faranno sentire anche nei prossimi anni».

Malissimo il mercato degli affitti, che se si mantengono sostanzialmente stabili nel 2015, registrano addirittura un calo del 19% rispetto a cinque anni fa, mentre nell'ultimo anno la perdita di valore si è attestata sull'1,7%.

A risentire maggiormente del crollo delle quotazioni della locazione i trilocali che registrano in media un -22% negli ultimi cinque anni (con picchi di -27% nel centro storico), seguiti dai bilocali (-20%) che registrano un -23% nel centro.

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