L'Italia non crede più a Renzi: "Non ci sono segnali di ripresa"

Crescono la fiducia in Renzi e il Pd. Ma gli italiani non credono più alle sue promesse: "Il Jobs Act è inutile". Bene Forza Italia. In calo Lega Nord e M5S

L'Italia non crede più a Renzi: "Non ci sono segnali di ripresa"

Nonostante i problemi interni e gli scontri in Europa, Matteo Renzi riesce a tenere botta. Secondo l'Istituto Ixè di Roberto Weber, in un sondaggio elaborato in esclusiva per Agorà, la fiducia nel premier è salita di un punto (32%) mentre quella del governo è migliorata di due (30%). Ma, a dispetto dei numeri, gli italiani hanno perso ogni fiducia nelle promesse di Renzi. La stragrande maggioranza non vede infatti segnali di ripresa dalla crisi economica e non crede che il Jobs act possa servire a far crescere l'occupazione nel Paese.

Nelle intenzioni di voto dell'Istituto Ixè, sale anche il Partito democratico che cresce dello 0,6%. In una settimana, infatti, il partito del premier è passato dal 33,3% al 33,9%. In lieve salita anche Forza Italia che passa dall'11,7% all'11,8%. Scendono, invece, il Movimento 5 Stelle, che si assesta al 24,4% (-0,5%), e la Lega Nord, che passa dal 14% al 13,8%. Non bisogna fermarsi alle percentuali dei partiti perché, a fronte di un astensionismo in continua crescita, è inevitabile fare i conti con il malessere del Paese. Sul tasso di fiducia degli italiani nella ripresa economic, la quota di chi vede segni di ripresa è scesa dal 30% al 29%, mentre chi (ancora) non la vede è passata dal 66% al 68%. Non solo.

Commentando gli ultimi dati dell'Inps sull'occupazione (+800mila posti stabili nel 2015), Renzi ha detto che "il Jobs act funziona" . Peccato che non la pensi così il 55% degli italiani, secondo cui la riforma del lavoro approvata dal governo avrà effetti positivi solo di breve durata. Solo il 39%, infatti, si schiera con il premier.

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