Roma - Ultime battute di campagna elettorale anche sotto il Vesuvio. Gianni Lettieri tenta la rimonta sul sindaco uscente Luigi de Magistris.
A proposito di de Magistris, perché non siete riusciti a fare un confronto prima del voto?
«De Magistris si è sottratto al confronto perché quando si parla di contenuti non sa cosa rispondere. Il suo atteggiamento è quello del demagogo che non ragiona mai di azioni concrete. Questo isolamento è un grande errore, così facendo isola anche Napoli dalla discussione elettorale. La città meritava un dibattito pubblico e democratico».
Quanto pesa in questo momento la mancata compattezza del centro-destra nella campagna elettorale delle amministrative?
«Non commento le dinamiche interne ai partiti, io sono un candidato civico. Il centrodestra sta dando un significativo sostegno al mio progetto e per questo impegno ringrazio tutti. Il mio programma però è per Napoli, per i napoletani, e lancio un appello a tutti al di là degli schieramenti. Lasciamo da parte demagogia e populismo per concentrarci sui problemi concreti».
L'altra sera la chiusura della campagna elettorale a piazza del Carmine ha sancito una prima vittoria. La vostra piazza era più affollata di quella dove parlava de Magistris.
«Posso risultare agli elettori simpatico o antipatico, ma in fondo i napoletani sanno che posso essere un buon sindaco. A me non interessano i progetti politici nazionali, non mi interessano le poltrone. A me interessa una sola cosa: dedicarmi per cinque anni solo a risolvere i problemi di Napoli, la mia città, che amo e voglio vedere finalmente serena, sicura e vivibile».
Ci può dare qualche anticipazione sulla squadra che porterà a palazzo San Giacomo?
«Quello che posso dire è che la mia sarà la giunta dei migliori. Avrò una squadra di 10 assessori, 5 donne e 5 uomini e il vicesindaco sarà donna. Istituirò un controllo periodico del lavoro svolto da ogni assessore ogni 6 mesi verificheremo lo stato di attuazione del programma. Chi non avrà raggiunto gli obiettivi sarà mandato via. Io stesso a metà mandato mi sottoporrò al giudizio dei napoletani, se non saranno soddisfatti del mio operato andrò via».
In questa campagna elettorale ha battuto con particolare insistenza sul tasto della legalità. Cosa non ha fatto de Magistris? E cosa bisognerebbe fare?
«De Magistris sul fronte della sicurezza è stato debole. A causa del suo atteggiamento accondiscendente coi centri sociali, frange di antagonisti e di violenti si sono impossessate della città, utilizzando addirittura luoghi di proprietà del Comune, come l'ex Asilo Filangieri. Ho preso l'impegno di dedicare la mia prima delibera di Giunta alla sicurezza: videosorveglianza e un corpo di polizia locale attivo 24 ore su 24».
Ha promesso che una volta sindaco realizzerà cinque punti entro i primi dodici mesi. Qual è la scaletta delle priorità?
«Entro il 19 giugno 2017 mi impegno a istituire il Reddito di sostegno sociale di 600 euro al mese per 18 mesi per i cinquantenni che hanno perso il lavoro; a far risparmiare almeno mille euro a ogni famiglia attraverso il taglio delle tasse locali.
Mi impegno a realizzare una sanatoria di multe e tributi pregressi nei confronti del comune di Napoli; a istituire un Corpo speciale di Polizia locale, appositamente addestrato, per il presidio 24 ore su 24 di ogni quartiere; a creare almeno 10mila nuovi posti di lavoro per i giovani. Su questi impegni mi giudicheranno i napoletani».
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