Un po' come avviene nella stagione dei funghi. Magari, anzi spesso hanno un bellissimo colore, sembrano lì, nati apposta per essere raccolti e mangiati, in realtà possono rivelarsi micidiali veleni come il Boletus Satanas, altrimenti conosciuto come «porcino malefico».
In questo caso i malcapitati erano invece convinti di aver raccolto zafferano durante l'ultima passeggiata di questa fine estate. Ma non era così, e sono morti entrambi negli ospedali dove erano stati ricoverati. Come riporta la Nuova si tratta di una coppia di Cona (Venezia) che aveva raccolto il colchico d'autunno, erba molto simile allo zafferano e l'aveva usato per condire un risotto: lui è deceduto in Trentino, lei all'ospedale di Piove di Sacco. Erano in vacanza a Folgaria. Lui Giuseppe Agadi,70 anni, deceduto l'1 settembre all'apparenza per un infarto, lei Lorenza Frigatti, 71, morta il 18 settembre dopo un'agonìa durata oltre due settimane ne reparto di Terapia intensiva dell'ospedale di Piove di Sacco.
A svelare l'avvelenamento è stata l'autopsia ma soprattutto gli esami tossicologici sul corpo del marito ordinati dal pubblico ministero padovano Roberto D'Angelo.
Il magistrato era stato avvisato dai medici dell'ospedale di Piove dove, poco dopo la morte dell'uomo, la moglie era stata accompagnata dal figlio perché da qualche giorno accusava forti malesseri. Immediato il sospetto di un avvelenamento. Da qui la necessità di capire che cosa potesse averlo causato.
E il mistero è stato risolto dopo l'esame eseguito dal professor Massimo Montisci dell'Università di Padova: a uccidere la coppia era stata la colchicina, sostanza velenosissima contenuta nel colchico d'autunno, quella pianta che la coppia aveva scambiata per zafferano e con un bulbo simile all'aglio. Fiorisce tra agosto e settembre e cresce spontanea nei prati grassi e umidi delle valli di montagna, per lo più ai margini dei boschi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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