Roma Nulla di fatto. Come si temeva la Commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche non è riuscita a raggiungere un accordo su un documento comune. Il clima elettorale si è fatto sentire e le varie forze politiche non hanno raggiunto l'unanimità.
Alla fine la relazione conclusiva è stata presentata dal vice presidente Mauro Marino, ed è passata con 19 voti favorevoli (Pd e centristi). I contrari sono stati 15, gli assenti 6. Altri gruppi parlamentari, come i Cinque Stelle e Forza Italia, hanno consegnato una loro relazione.
Il quadro che emerge dalla relazione di maggioranza è di due organi di vigilanza, la Consob e Bankitalia, che non hanno fatto bene il loro lavoro. «Nello scenario che ha caratterizzato l'ultimo decennio - si legge - l'esercizio dell'attività di vigilanza non si è dimostrato del tutto efficace». Secondo la Commissione, in tutti i sette casi di crisi bancarie oggetto di indagine «le attività di vigilanza sia sul sistema bancario che sui mercati finanziari si sono rivelate inefficaci ai fini della tutela del risparmio» e i poteri sanzionatori sono stati «impotenti in caso di manifestazioni dolose che hanno spesso investito gran parte della direzione apicale degli emittenti». Nonostante i maggiori poteri ispettivi di cui gode rispetto alla Banca d'Italia, inoltre, la Consob non è riuscita a «individuare tempestivamente le criticità poi individuate dall'autorità giudiziaria» a fatti ormai consumati.
Il presidente della Commissione Pier Ferdinando Casini si mostra comunque soddisfatto («È una relazione seria, decisa e allo stesso tempo equilibrata, e ha il grande pregio di non essere elettorale») e ai risparmiatori dice: «Ci sono stati dei ladri e truffatori che hanno cercato delle scorciatoie nell'illegalità per tenere in piedi i loro istituti».
La relazione suggerisce di rafforzare la collaborazione e gli scambi di informazioni tra Bankitalia e Consob e di allargare a Banca d'Italia i poteri investigativi già riconosciuti alla Consob, tra gli altri quello di utilizzare la polizia giudiziaria per effettuare le ispezioni».
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