"Ora c'è meno spazio per cialtroni e negazionisti"

Il virologo che si batte per la profilassi obbligatoria: l'adesione dell'ex comico è un grande successo

"Ora c'è meno spazio per cialtroni e negazionisti"

Professore Roberto Burioni, è riuscito a vaccinare Beppe Grillo dalle «balle mortali» e antiscientifiche che da anni sostiene e divulga?

«Non so se lo abbia vaccinato ma di sicuro abbiamo incassato un grande successo. Dico abbiamo perché è un'idea nata in due».

Da ieri Grillo ha firmato un patto trasversale contro la pseudoscienza promosso dal suo sito MedicalFacts e dunque sposato le verità che lei, ordinario di Virologia all'Università Vita-Salute San Raffaele e vaccinista convinto, ripete. In pratica, un giuramento di Ippocrate sottoscritto da chi l'ha sempre spergiurato.

«È proprio così. Il testo del patto nasce da un incontro avuto negli Usa con il bravissimo immunologo Guido Silvestri. Io ho sottoposto il testo a Matteo Renzi che ha immediatamente firmato. Silvestri ha fatto lo stesso con Grillo».

Da sempre Silvestri è lo scienziato dietro cui si riparano i grillini quando devono argomentare contro i vaccini.

«Guido è uno di quegli scienziati che fanno grande l'Italia. È professore ordinario di Patologia generale all'Emory University di Atlanta, dirige uno dei più prestigiosi laboratori di ricerca sui virus e in maniera particolare sulla Hiv».

E però lei è il più agguerrito sostenitore della vaccinazione obbligatoria mentre lui è contro.

«È vero. Ma non c'è contraddizione. Io credo che di scienza si possa e si debba discutere ma che alla fine ci debba essere un territorio comune. Io e Guido lo abbiamo. Due più due fa sempre quattro. Poi si può dibattere se quattro sia troppo o no».

Professore, riprendiamo il meglio del ciarpame antiscientifico di Grillo: «I vaccini sono inutili»; «l'Aids è la più grande bufala del secolo»; «Si può convivere con il cancro». E possiamo aggiungere il sostegno al metodo Di Bella, la strizzatina d'occhio alle cure pericolosissime del professore Davide Vannoni.

«È proprio per questo che il successo è grande. Ho sentito da parte di Silvestri che Grillo ha firmato con grande entusiasmo».

Entusiasta Grillo era anche quando per anni ha avvelenato i pozzi e contribuito a diffondere lo scetticismo contro gli scienziati e contro le buone pratiche mediche.

«Era importante che a firmarlo fosse proprio un uomo politico come lui. Oggi anche grazie a questa firma c'è meno spazio per le bugie, per i cialtroni e per il negazionismo».

Sono le balle mortali, ed è il titolo del suo ultimo libro per Rizzoli, che sono state seminate e coltivate in Italia proprio dal M5s. Ricordiamo l'obbligo flessibile della ministra Giulia Grillo.

«Ma alla fine è prevalso il buon senso. La vicepresidente del Senato, Paola Taverna, si è detta a favore dei vaccini e all'interno del M5s ci sono posizioni rigorosissime come quelle della senatrice Elena Fattori. Qualche pecora nera c'è sempre».

La scorsa estate i fanatici antivaccinisti, moltissimi dei quali stanno nel M5s, l'hanno imbavagliata in un fotomontaggio come Aldo Moro nella prigione del popolo. Poche settimane fa, la ministra della Sanità ha fatto schedare gli scienziati. Ma davvero crede alla conversione di Grillo?

«Sarei ingiusto a dubitare della buona fede di Grillo. La bella notizia è che continuano ad arrivare adesioni da parte di tantissimi scienziati. L'unico rammarico è che a mancare sia la firma del mio amico Fernando Aiuti.

Insomma, vuole favorire un governo di salute pubblica?

«Sono contento. Oggi sono di più quelli che credono che se un uomo sta annegando si salva con un salvagente di gomma e non certo con uno di ferro».

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