Piazze e concerti, il Capodanno sarà "blindato"

In campo 60mila uomini delle forze dell'ordine. Eventi a numero chiuso e tiratori scelti

Piazze e concerti, il Capodanno sarà "blindato"

Saranno le città turistiche le più attenzionate dalle forze dell'ordine per il Capodanno 2017. Osservati speciali, invece, le piazze, i palazzetti dello sport, gli auditorium e, in genere, tutte le manifestazioni pubbliche che vedranno un'alta concentrazione di persone. L'allerta terrorismo, già ai livelli massimi da diverso tempo, ha spinto il capo della Polizia, prefetto Franco Gabrielli a predisporre un'intensificazione dei controlli.

Gli uomini in campo quest'anno saranno circa 60mila, di cui 17mila della Polizia di Stato (a bordo di 2.400 volanti e 350 mezzi di altro tipo) regolarmente addetti alle verifiche sul territorio, più altre migliaia con altri compiti. Con loro anche Carabinieri, Guardia di Finanza e militari dell'operazione «Strade sicure». «Il prefetto Gabrielli - spiega al Giornale Maurizio Vallone, direttore del Servizio controllo del territorio, a livello nazionale, della Polizia - ci ha chiesto uno sforzo straordinario. Per questo il piano prevede la messa in campo di strumenti che consentano, tra le altre cose, di poter quantificare quante persone parteciperanno alle varie manifestazioni, ma anche di individuare le vie di fuga per impedire che avvenga, ad esempio, ciò che è accaduto a Torino». Lo stesso capo della Polizia, nei giorni scorsi, ha fatto visita alle diverse pattuglie impegnate nella Capitale. In borghese e a sorpresa, si è presentato per verificare che il servizio di sicurezza predisposto per le festività natalizie funzionasse nel migliore dei modi.

Da Roma a Milano, da Venezia a Napoli, da Palermo a Firenze, così come in tutti i centri abitati e comuni d'Italia, saranno utilizzati tutti i mezzi a disposizione per evitare che possa accadere qualcosa. «Abbiamo allertato tutte le unità speciali antiterrorismo - prosegue Vallone -, 23 squadre in tutto composte da più unità. Impiegheremo, inoltre, mezzi in grado di resistere ai colpi dei Kalashnikov. I nostri uomini collaboreranno con le Api e le Sos dei Carabinieri e con le altre forze dell'ordine». La parola d'ordine sarà sicurezza. «Ci saranno anche nuclei antisabotaggio - chiarisce il direttore dei controlli -, ma anche cani anti esplosivo e sommozzatori per il monitoraggio delle fognature e dei tombini sotto alle piazze in cui si terranno le manifestazioni. Saranno, inoltre, utilizzati tutti i sistemi a disposizione, tra cui i droni. Ma avremo anche i tiratori scelti laddove ce ne sia bisogno». Gli uomini della Polizia scandaglieranno, però, anche porti, aeroporti e stazioni ferroviarie da cui, si sa, potrebbero passare presunti terroristi. Saranno inoltre vietati, secondo le circolari già emesse in passato dal ministro dell'Interno, Marco Minniti e dallo stesso Capo della Polizia, gli accessi alle piazze in cui si terranno le manifestazioni di fine anno. Si utilizzeranno transenne, new jersey, blindati e tutto ciò che i Comuni hanno previsto.

Il rischio, d'altronde, c'è ed è altissimo. Lo conferma proprio Vallone: «È dall'attentato di Charlie Hebdo che abbiamo capito che il terrorismo è un dato di fatto e che può colpire ovunque. A gruppi organizzati, oltretutto, si sono aggiunti, come sappiamo, i lupi solitari.

Ecco perché dobbiamo partire da un concetto di sicurezza che preveda il controllo di qualsiasi luogo di aggregazione delle persone, pur senza togliere la libertà individuale. Non abbiamo intenzione di cambiare la vita degli italiani - conclude -, ma dobbiamo programmare e prevenire, per tutelare».

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