Picchia la fidanzata, la crede morta e si getta dal viadotto

Se la contabilità delle donne uccise nelle ultime ore si è fermata a quattro è solo per un capriccio del destino che è intervenuto nel caso di Cagliari, che ha avuto comunque un esito tragico. Un giovane di 25 anni, Riccardo Madau, si è tolto la vita lanciandosi da un ponte convinto di aver ucciso la fidanzata, Manuela Picci, 26 anni, di Assemini, dopo una furibonda lite. Lei è ancora viva ma è in gravi condizioni.

Tutto è avvenuto attorno alle 3 di ieri mattina nei pressi dello stadio Sant'Elia. I due erano stati a cena con degli amici e avevano iniziato a litigare. Secondo la ricostruzione l'alterco era proseguito dapprima nell'automobile e poi nel parcheggio dello stadia. Al culmine della rabbia Riccardo avrebbe più volte colpito al volto la fidanzata con dei pugni resi ancora più rovinosi da un pesante anello che il giovane portava al dito. A un certo punto Manuela sarebbe stramazzata al suolo e Riccardo si sarebbe convinto di averla ammazzata. Così avrebbe raggiunto il vicino cavalcavia che collega lo stadio a via Schiavazzi e roso dal rimorso si sarebbe gettato nel vuoto. Per lui non c'è stato nulla da fare mentre Manuela è stata trovata in gravi condizioni nel parcheggio. Trasportata all'ospedale Btotzu è ricoverata in prognosi riservata.

I poliziotti per

trovare conferme alla loro ipotesi investigativa e per escludere altre piste stanno ricostruendo i movimenti dei due giovani attraverso le tracce lasciate dai loro telefoni cellulari e stanno interrogando parenti e amici.

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