La picchiano e le danno fuoco: presi tre polacchi

Una serata tra amici ubriachi «degenera»: la donna salva per miracolo

Tiziana PaolocciDonna ridotta a torcia umana. Picchiata, massacrata di botte fino a farle perdere i sensi, poi cosparsa di alcol e data alle fiamme, per pochi spiccioli.È l'inferno vissuto l'altra sera da una polacca, senza fissa dimora, finita in balia di tre connazionali ubriachi. La vittima, 43 anni, è salva per miracolo, ma ha ustioni su braccia e gambe e si trova ricoverata al Policlinico Gemelli in prognosi riservata, anche per le gravi lesioni interne provocate dalle percosse.L'episodio è avvenuto in una baracca in via Casal del Marmo alla periferia di Roma. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione di Ottavia e del Nucleo Investigativo di via In Selci, la lite tra i quattro, è avvenuta proprio all'interno della bicocca. I quattro avevano alzato troppo il gomito e hanno iniziato a discutere, in maniera sempre più violenta. Poi al culmine della lite pretendevano dalla donna del poco denaro che aveva. Ma quando si è opposta l'hanno pestata, annientata. E non si sono fermati fino a quando non hanno visto gli arti della poveretta avvolti dalle fiamme.Probabilmente hanno utilizzato lo stesso alcol che stavano bevendo per gettarglielo addosso e poi appiccare il fuoco l'accendino. La donna è riuscita comunque a scappare in strada ed è stata notata da un passante, che l'ha soccorsa e ha fermato una pattuglia dei carabinieri della stazione Ottavia. Sul posto è giunta immediatamente anche un'ambulanza del 118, che l'ha trasferita in ospedale. Nel tragitto verso il Gemelli, prima di svenire, la malcapitata ha raccontato ai militari quanto le era accaduto, spiegando che conosceva i tre perché amici di famiglia ed era stata invitata a bere qualcosa con loro. Ma quando si era opposta alla rapina è scattato il pestaggio.

I carabinieri hanno così trovato la baracca e grazie ai rilievi del Nucleo Investigativo di via In Selci hanno scoperto macchie di sangue sulla maglia di uno dei tre connazionali, di 46, 45 e 31 anni, che sono stati arrestati per rapina e tentato omicidio. In serata i medici hanno sciolto la prognosi, giudicando la paziente guaribile in 40 giorni per le lesioni riportate.

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