Il premier sospende De Luca ma gli suggerisce il ricorso

Renzi firma il decreto che blocca per 18 mesi il governatore, poi ammette: «Farà appello» Lo «Sceriffo» tira dritto, lunedì vuole presentare la squadra. Pioggia di esposti in procura

RomaMatteo Renzi firma l'atto di sospensione del governatore campano Vincenzo De Luca e rinuncia ad approvare un decreto legge interpretativo ad hoc, per colmare il vuoto normativo.

L'annuncio arriva alla fine del Consiglio dei ministri. In sostanza si tratta di un Dpcm, il provvedimento classico di sospensione già usato in passato. Il premier rinvia, però, al presidente della Regione Campania le scelte da compiere. Una soluzione soddisfacente per De Luca che potrà così ricorrere e tentare di arrivare a una «sospensione della sospensiva». Ma anche conveniente per Renzi che evita di pagare un prezzo politico con una norma ad hoc, un decreto ad personam, pur facendo riferimento alla necessità di garantire la funzionalità di un organo appena eletto.

«A norma della legge Severino - annuncia Renzi - ho firmato il decreto di sospensione di De Luca, un adepimento realizzato dopo aver avuto il nulla osta del ministro e i pareri. La nostra opinione è che il presidente della Regione Campania possa fare gli atti consentiti dal parere dell'Avvocatura di Stato. È stato un intervento necessario senza fare ricorso a una norma ad hoc». A questo punto «De Luca valuterà se potrà fare atti conseguenti: è una valutazione sua. Molto probabilmente ci sarà il ricorso di De Luca. Firmata la sospensione come richiesto dalla legge Severino si pone un problema interpretativo ma sarà De Luca a valutare gli atti. Mi aspetto il ricorso, come è naturale che sia, avverso a questo atto perché è sempre andata così e De Luca valuterà se seguire il parere dell'Avvocatura che sostiene che ancorché in sospensione, può e anzi deve fare gli atti conseguenti. Ma ora questa valutazione riguarda De Luca non più palazzo Chigi. Serve una norma interpretativa? L'Avvocatura la considerava una ipotesi, ma già oggi ex legis è possibile farlo senza fare una norma e noi abbiamo deciso di farlo senza una norma».

La partita è complicata e si entra in un labirinto interpretativo da cui sarà difficile uscire. De Luca è deciso a nominare la sua squadra già lunedì quando avverrà l'insediamento e ci sarà la prima seduta del consiglio regionale (che voterà la convalida dei consiglieri e dello stesso neo-governatore). Alle 10 è convocata la seduta del consiglio regionale e alle 19 De Luca potrebbe presiedere la prima riunione di giunta (dovrebbe essere composta da otto assessori, di cui due o tre donne, con un magistrato della Corte dei conti). Sarà anche la prima volta che metterà piede a Palazzo Santa Lucia. Un «soggiorno» breve visto che De Luca verrà immediatamente sospeso e a questo punto si prepara a diventare una sorta di dominus-ombra dell'istituzione, nominando il fedelissimo Fulvio Bonavitacola, sperando poi che il tribunale Civile possa riconsegnargli le chiavi della Regione, magari con il supporto del pronunciamento che la Consulta dovrà produrre sulla legge.

Naturalmente le opposizioni sono sul piede di guerra. I parlamentari di Forza Italia Renato Brunetta, Domenico De Siano, Mara Carfagna, Paolo Russo, Carlo Sarro e Giuseppina Castiello hanno presentato alle Procure presso i Tribunali di Roma e di Napoli, alla Procura presso la Corte dei Conti di Napoli e all'Autorità nazionale anti corruzione una «istanza per l'immediato accertamento della posizione di De Luca», chiedendo «l'immediato provvedimento di sospensione dalla carica e contestuale segnalazione all'autorità giudiziaria per l'accertamento della sussistenza di fatti di reato». Il Movimento 5 Stelle ha a sua volta presentato un esposto al procuratore della Repubblica di Napoli sulla vicenda, chiedendo di valutare tutte le ipotesi di reato.

Dagli atti risulta che pende un giudizio a carico di De Luca in un procedimento del 2002 per il reato di concussione continuata commesso dal maggio 1998

C'è anche De Luca nella lista dei 17 nomi la lista dei candidati “impresentabili” alle Regionali resa nota dalla commissione

parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi (Pd)

Il consiglio della Campania si riunirà lunedì ed entro 10 giorni verrà presentata la giunta. Al vicepresidente sarà affidata la presidenza durante la sospensione di De Luca

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