Le priorità di Forza Italia per garantire la sicurezza

Tra i 12 punti azzurri gli stanziamenti economici immediati per il rinnovo dei contratti alle forze dell'ordine, il potenziamento degli organici e le procedure rapide di espulsione

Le priorità di Forza Italia  per garantire la sicurezza

«Per la difesa della patria e degli italiani». Forza Italia sceglie un titolo forte per proporre il suo programma operativo in dodici punti sulla sicurezza. Una piattaforma a tutto campo da sottoporre a Matteo Renzi - che nello stesso giorno prova a invertire la rotta di una Legge di Stabilità improntata a decisi tagli al comparto - per invitarlo a un «confronto costruttivo» nel merito, senza logiche di fazione. Un'esigenza sentita anche da Silvio Berlusconi, molto preoccupato per la situazione della sicurezza in Italia.

Le priorità - indicate dalla consulta sicurezza del partito presieduta da Maurizio Gasparri ed Elio Vito, insieme a Renato Brunetta, Paolo Romani, Deborah Bergamini e Marcello Fiori - prevedono: 1) la conferma della partecipazione italiana alle missioni internazionali di pace, compresa la presenza italiana nell'area siriana; 2) stanziamenti economici immediati per il rinnovo dei contratti del comparto sicurezza-difesa con il potenziamento degli organici; 3) rafforzamento dell'intelligence 4) maggiore impiego delle forze armate nella vigilanza di obiettivi fissi con dotazione anche di armi non letali; 5) piano organico di controllo del territorio, con metal detector nelle stazioni e nelle metropolitane, oltre a un maggior utilizzo delle telecamere di sorveglianza; 6) revisione delle normative penali 7) introduzione di una disciplina più efficace della legittima difesa 8) procedure rapide di espulsione per chi entra illegalmente in Italia e più tempo per le procedure di identificazione dei richiedenti asilo; 9) revoca della cittadinanza a chi ha partecipato ad azioni terroristiche; 10) uso corretto delle spese per la sicurezza autorizzate dall'Ue, senza trucchi contabili 11) istituzione dell'albo-Registro pubblico delle moschee e degli imam 12) rappresentanza nel Copasir per tutti i gruppi parlamentari.

A questo dodecalogo si aggiungono altri suggerimenti indicati da Marcello Fiori attraverso il suo lavoro di raccordo con gli enti locali. Tra questi la proposta di sgravi per i condomini così come per gli esercizi commerciali che installano telecamere collegate con le forze dell'ordine e una lotta decisa contro tutte le forme di abusivismo commerciale, comprese le occupazioni abusive di immobili.

Nello stesso giorno Matteo Renzi presenta nella sala Orazi e Curiazi dei Musei Capitolini le sue «correzioni» alla Legge di Stabilità. Le proposte appaiono come un mix - un po' confuso - di promesse di spesa spalmate su vari capitoli. «Impiegheremo 2 miliardi di euro, spostando al 2017 la diminuzione dell'Ires per dare una risposta ai professionisti della sicurezza e dell'educazione». Perché «per ogni euro in più investito sulla sicurezza deve esserci un euro in più investito in cultura. Per ogni telecamera di controllo, un videomaker o un regista teatrale in più».

A questo si aggiunge l'estensione del bonus degli 80 euro «per tutte le donne e gli uomini che lavorano con le forze dell'ordine, a chi sta sulla strada». Verranno anche dati 50 milioni per migliorare la strumentazione digitale delle forze dell'ordine. Mentre l'investimento sulla cybersecurity sarà di 150 milioni. Ci saranno poi 500 milioni per le città metropolitane «per un intervento sulle periferie».

Il tutto con una ciliegina sulla torta: la promessa di 500 euro sotto forma di una card «per la partecipazione a iniziative culturali» per ogni studente neo-diciottenne. Ovvero per quei 550mila italiani che nel 2016 acquisiranno il diritto di voto.

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