La proposta della Giunta: "L'autorizzazione va negata"

Il presidente Gasparri (Fi) chiederà di respingere la richiesta di processo. Oggi la votazione palese

La proposta della Giunta: "L'autorizzazione va negata"

Roma - Il primo voto parlamentare sul caso Salvini sarà oggi pomeriggio, nella Giunta per le Immunità del Senato. Si comincia alle 13.30, con la proposta del presidente Maurizio Gasparri, che ha già anticipato che chiederà di respingere la richiesta di processare il ministro dell'Interno per la vicenda del sequestro della nave Diciotti: «È l'unica tesi legittima e costituzionale, e la riproporrei anche se successivamente ci arrivasse la richiesta di procedere contro Conte, Di Maio e Toninelli», spiega. Secondo Gasparri dalle carte emerge che Salvini «ha agito per tutelare preminenti interessi di natura pubblica nel quadro di un'azione di politiche di governo sul contrasto dell'immigrazione e di tutela della sicurezza nazionale». Per questo il presidente nei giorni scorsi ha deciso di inviare alla Procura di Catania le memorie con cui il premier Conte e i ministri Di Maio e Toninelli dichiaravano di condividere la linea dura del Viminale.

Seguiranno le dichiarazioni di voto dei rappresentanti dei gruppi, e il voto palese.

La Giunta è composta da sette senatori del Movimento Cinque stelle, quattro della Lega, quattro di Forza Italia (compreso il presidente Gasparri), quattro del Pd, uno di Leu, uno di Fratelli d'Italia, uno del gruppo Misto (Gregorio De Falco, espulso dal M5S) e uno del Svp. Se i pentastellati si sono rimessi al sondaggione pilotato sulla traballante piattaforma Russeau, Forza Italia voterà compatta per salvare Salvini, così come ribadito recentemente da Silvio Berlusconi, per evitare che in Italia «i magistrati possano decidere gli atti dei politici». No al processo anche da Fratelli d'Italia e ovviamente dalla Lega, mentre Pd e Leu sono per il sì al processo.

Se la proposta del presidente verrà approvata, la relazione di Gasparri passerà all'esame dell'aula di Palazzo Madama, che avrà trenta giorni per esaminarla. E che quindi entro fine marzo dovrà votarla, sempre a scrutinio palese, e a maggioranza assoluta dei suoi membri. Serviranno insomma 161 voti per «archiviare» definitivamente il procedimento contro Salvini, e la Procura dovrà rinunciare ad andare avanti.

Se invece la proposta del presidente della Giunta

venisse respinta, in teoria si andrebbe in aula con una relazione a favore del processo. Ma basterebbero venti senatori per proporre il contrario, e alla fine sarebbe comunque l'aula a decidere, e sempre a maggioranza assoluta.

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