Quanti ragazzini in processione a Ponte Milvio: "Ora brillate in cielo, non vi dimenticheremo"

E c'è chi per farsi un selfie sulla strada tampona un'auto della polizia

Quanti ragazzini in processione a Ponte Milvio: "Ora brillate in cielo, non vi dimenticheremo"

Roma Una processione. Da «ponte Mollo» a corso Francia. È passata una settimana ma è come se Camilla e Gaia fossero morte oggi. I ragazzi di tutta Roma si fermano e lasciano un fiore, un biglietto, un pensiero gentile per le due 16enni stroncate sulla strada. «Sempre con noi» si legge su uno striscione, «Ora brillate in cielo» riempie un foglio di quaderno.

Sabato notte. Il traffico su Corso Francia corre come sempre, da e verso il centro della capitale. Gli automobilisti, un po' per curiosità, un po' per rispetto, rallentano. E c'è persino chi, per guardare e fotografare i mazzi di fiori lasciati sull'asfalto, ieri mattina, tampona una volante di polizia. La «pantera» finisce contro il guardrail, colpita sul paraurti posteriore, l'auto guidata dal fotografo improvvisato si traversa sulla carreggiata. L'uomo, che aveva a bordo altre persone, è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso. Non mancano, ce ne sono sempre, i «patiti» del selfie. Un autoritratto con la tragedia di Camilla e Gaia sullo sfondo, tanto per raccontare una «storia» sui social, e via, al bar con gli amici.

I locali della movida, quella che parte dalla Flaminia «vecchia» fino a Ponte Milvio, «mollo» perché spesso finiva sommerso, «a mollo», dalle piene del Tevere, sono zeppi di gente. È il fine settimana dei ragazzini di Roma Nord, quelli cresciuti sulle microcar truccate, con il bicchiere di vodka sempre in mano. «Camilla e Gaia? Erano due come noi» dice un biondino mentre si avvicina al semaforo a pochi metri dal sottopasso. Sedici anni appena, fa la terza liceo. «No, non le conoscevo, io frequento lo scientifico. Ma qualche volta le avevo viste con i loro amici. Siamo diversi gruppi, quasi tutti delle stesse scuole. Il sabato pomeriggio ci vediamo al Mac, poi andiamo a bere una cosa nei locali sulla Flaminia. Giuro, nessuno di noi si fa le canne».

Arrivano due ragazze con i loro genitori. Qualche curioso si avvicina. C'è un giovane indiano che abbraccia un amico con il bomberino. Sono gli amici del quartiere, quelli cresciuti nella parrocchia del Preziosissimo Sangue dove Camilla aveva fatto la Cresima. «Il suo film preferito era Prima di Domani» racconta una ragazzina dai capelli lunghi e stirati all'inverosimile. «Non la conoscevo, ma sono andata a vedere il suo profilo Facebook». Un racconto tristissimo ma a lieto fine. Un gruppo di amiche, dopo aver trascorso la serata assieme, viene coinvolto in un incidente stradale. Muoiono tutte ma, fortunatamente, è solo un sogno: la protagonista si risveglia al mattino.

Una storia che aveva colpito molto Camilla: un evento come la morte può essere l'opportunità di fare del bene negli ultimi momenti della propria vita. Due ragazze positive.

«Ricordati di sorridere sempre», scrive Camilla su Instagram. Gaia, figlia unica, era la sportiva di casa. Dopo l'incidente del papà Edward, la sedicenne si era particolarmente legata a lui.

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