Quarta dose, c'è l'ok Usa. "Ripristina la protezione"

Speranza sprona l'Ue a una decisione comune. I casi a quota 100mila, solo 46 in rianimazione

Quarta dose, c'è l'ok Usa. "Ripristina la protezione"

Gli Stati Uniti rompono gli indugi e stabiliscono che la quarta dose potrà essere somministrata agli over 50 immunodepressi. Quindi non per forza solo agli ultra anziani, come si sta pensando in Italia. La decisione è stata presa perchè i numeri dei contagi legati alla variante Omicron 2 cominciano a preoccupare, non tanto per la gravità ma per la velocità con cui si stanno diffondendo.

L'Europa sta valutando il da farsi e una decisione dovrebbe arrivare entro la fine della prossima settimana. «Il vaccino offre agli anziani che sono più vulnerabili al virus, attraverso un'altra dose di richiamo, una protezione ripristinata» specifica il presidente e ceo di Pfizer, Albert Bourla, in un tweet dopo il via libera dell'agenzia del farmaco Usa Food and Drug Administration.

La decisione si basa anche da quanto emerge da uno studio in corso su 154 operatori sanitari over 18 di un centro di Israele, che hanno ricevuto due dosi di richiamo durante un periodo in cui Omicron era già la variante predominante. In questo campione sono stati segnalati aumenti di anticorpi di circa 11 volte.

Anche se in Italia ci si sta ponendo il problema dell'esaurimento dell'effetto della terza dose di vaccino e meno di tutto si vogliono mandare all'aria gli effetti della campagna vaccinale, al momento si esclude che la quarta dose possa essere somministrata a tutti. Non si parla affatto di over 50 (eccetto le persone che hanno subito un trapianto d'organo o fortemente immunodepresse) ma al massimo si ragiona sugli over 70. E in un certo senso si «temporeggia» in attesa di un vaccino di seconda generazione, più mirato contro le varianti che verranno. Anzi, al momento ci si concentra sugli allentamenti delle misure emergenziali, ormai alle porte, monitorando quell'aumento dei casi che da un lato sembra «fisiologico» e dall'altro lascia gli esperti in allerta. Ieri i casi positivi sono arrivati a quota 100mila, i ricoveri in terapia intensiva «solo» 46 e i decessi sono saliti a 177.

«La valutazione che credo si potrà fare a livello europeo, è quella di una quarta dose condivisa per determinate fasce generazionali più fragili, quindi stiamo parlando della fascia più anziana, con una asticella che dobbiamo definire, che chiediamo alla Commissione di indicare, e che deve essere secondo me la stessa in tutti i Paesi europei» sprona il ministro alla Salute, Roberto Speranza, al termine dal Consiglio Salute dell'Ue a Bruxelles. «Non abbiamo certezza su quando potranno arrivare vaccini adattati alle nuove varianti, nel frattempo la priorità è proteggere le persone più fragili. Questo è l'obiettivo di fondo» spiega Speranza. «In questo momento nessuno, neanche a livello mondiale nè a livello europeo, parla di una quarta dose per tutti».

«È cruciale avere una strategia comune soprattutto in vista dell'inverno - è d'accordo con Speranza la commissaria Ue Stella Kyriakides - La tempistica è importante e dobbiamo dare un messaggio chiaro ai nostri cittadini».

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