I Procuratore Generale della Cassazione Francesca Ceriani sostiene che il bambino di Alexander Boettcher e Martina Levato e la bambina di Luigi Deambrosis e Gabriella Carsano non dovevano essere dichiarati in stato di adottabilità dai suoi colleghi di altri tribunali. Secondo lei devono vivere nelle famiglie di origine perché, specifica nella sua tesi, i figli non vengono tolti neppure ai mafiosi. Alla coppia Boettcher-Levato è stata negata la genitorialità perché si sono macchiati di crimini orrendi e passeranno i prossimi 20anni in galera. Il Pg ritiene che il bimbo debba crescere con i nonni materni in grado, secondo lei, di provvedere ai suoi bisogni. A Deambrosis e alla Carsano che oggi hanno rispettivamente 75 e 65 anni la piccola fu tolta sette anni fa, perché troppo anziani e perché fu concepita con una pratica fuorilegge. All'epoca in Italia la fecondazione eterologa era proibita e anche adesso che è praticabile non è concessa in tarda età. Non si tratta di discriminare gli anziani ma di tutelare i bambini che hanno bisogno di genitori capaci, fisicamente e psicologicamente, di sostenerli finché non avranno sviluppato una personalità che gli permetta l'inserimento sociale, e quindi un adattamento anche quando padre e madre non ci saranno più.
I colleghi della Pg hanno deciso pensando al futuro dei bambini. Entrambi sono stati generati per soddisfare un desiderio che non teneva conto del concepito. La coppia dell'acido, congiuntamente, aveva messo in scena un macabro rito di purificazione. Il bambino doveva nascere dopo che gli ex amanti di lei fossero stati tutti sfregiati, privati del loro volto e della loro identità. Nelle intercettazioni si legge la Levato esclamare che se si fosse trattato di una femmina avrebbe abortito. La gravidanza era frutto di un accordo patologico con il suo amante e non un desiderio d'amore e maternità. La coppia di anziani ha pensato all'eventualità non remota che il figlio si ritrovasse orfano quando ancora non sarebbe stato in grado di provvede a se stesso? Che nel suo futuro ci sarebbe stato l'accudimento di genitori anziani e non l'esser accudito? Quello che impressiona è che per la differenza di vedute di magistrati, che operano in tribunali diversi, questi due bambini sono ancora in un limbo e saranno sicuramente traumatizzati.
La Pg ha dichiarato che anche i figli dei mafiosi crescono nelle loro famiglie, e allora la stessa mala sorte deve colpire questi due bambini? Dovrebbe confrontarsi con i magistrati di Reggio Calabria che hanno sottratto 30 minori alle famiglie della ndrangheta. I provvedimenti sono scattati perché i figli non pagassero le colpe dei padri, non subissero un'educazione e un esempio malato, per dare loro un futuro possibile e diverso.
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