Elezioni Regionali 2015

Le Regionali frenano Renzi: per il Pd un 5-2 amaro

Il Pd è lontano dal 41% delle Europee, ma esulta lo stesso. Il premier non twitta nemmeno e vola in Afghanistan. VAI ALLO SPECIALE

Le Regionali frenano Renzi: per il Pd un 5-2 amaro

Il Pd si conferma il primo partito in Italia, ma i tempi del 41% delle Europee sono finiti. E quel 5-2 per il Pd alle Regionali non ha certo il sapore della vittoria, visto che il centrosinistra si è visto "scippare" la Liguria e ha rischiato grosso pure in Umbria, regioni storicamente "rosse".

Il centrosinistra vince nettamente in Toscana, Marche e Puglia, ma deve subire un testa a testa in Umbria e Campania. Il centrodestra si aggiudica invece Liguria e Veneto. Dalle urne escono sicuramente rafforzati M5S e Lega Nord, che si affermano in molte delle Regioni. I grillini, in particolare, sono arrivati secondi nelle Marche e sono il primo partito in Liguria. In generale il centrodestra ha dimostrato di potersi imporre restando unito, mentre ha pagato in Puglia le divisioni interne e gli scontri con Raffaele Fitto.

Cambia anche la geografia politica dell'Italia, con un Partito democratico decisamente indebolito (in media nelle sette Regioni ha preso il 24%) e un'affluenza sembre più drammatica (ha votato appena un elettore su due). In un ipotetico ballottaggio il centrosinistra dovrebbe vedersela con il Movimento 5 Stelle, tallonato dalla Lega Nord da Roma in su.

Il Pd sfonda il 40% soltanto in Toscana (46%), ma si ferma al al 35% nelle Marche e in Umbria, crollando al 25% in Liguria, al 20% in Campania e in Puglia, al 16% in Veneto. Il Movimento 5 Stelle va invece dal 22% della Liguria al 10% del Veneto. Corre anche la Lega Nord, che in Veneto ottiene il 17% più il 24% della lista Zaia. In Liguria il 20%, in Toscana il 16%, in Umbria il 14%, nelle Marche il 13%, mentre in Puglia ottiene appena il 2%. Forza Italia conquista il 18% in Campania, mentre va peggio nelle altre Regioni, mentre in Puglia con il 10,8% supera la lista Fitto (nonostante Schittulli abbia battuto la Poli Bortone). Bene Fratelli d’Italia che supera il 6% in Umbria e Marche, sfiorando il 5% in Campania.

Intanto Matteo Renzi sta zitto e vola - a sorpresa - in Afghanistan per visitare la base dei militari italiani a Herat. Dopo aver aspettato l'esito delle elezioni giocando alla Playstation con Orfini, il premier non commenta il risultato. Persino il suo profilo Twitter - in genere molto attivo - è fermo alle 20,35 del 30 maggio, quando il segretario Pd commentava il Giro d'Italia.

A parlare per il Pd sono i vicesegretari Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini e il presidente, Matteo Orfini, che parlano di una "vittoria netta e chiara". "Da quando c’è la segreteria Renzi abbiamo riconquistato molte Regioni del centrodestra", dice la Serracchiani, "Chiudiamo con un netto e chiaro 5 a 2. In un anno eravamo partiti da un 6 a 6 e chiudiamo con un 10 a 2".

"Non sottovalutiamo il risultato della Liguria, che è figlio di una scelta irresponsabile della sinistra che oggi festeggia una vittoria della destra", avverte però Matteo Orfini, secondo cui la visita del premier a Herat non era stata annunciata "per ragioni di sicurezza".

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