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Renzi blandisce le partite Iva: "Misure ad hoc per i giovani"

Dall'Ilva ai marò, raffica di promesse ai microfoni di Rtl. E sul Quirinale boccia la proposta di Salvini: "Posa il fiasco"

Renzi blandisce le partite Iva:  "Misure ad hoc per i giovani"

Ha appena incassato il via libera alla legge di Stabilità, e già guarda ai decreti sul lavoro che domani approderanno in Consiglio dei ministri. "Grazie al Jobs Act - assicura Matteo Renzi - non sarà più facile licenziare, ma sarà più facile assumere". Ai microfoni di Rtl 102.5 il premier si pavoneggia di aver varato una manovra che "per la prima volta non mette le mani in tasca agli italiani" e promette, già "nei prossimi mesi", un "provvedimento ad hoc per i giovani professionisti che hanno avuto meno vantaggi di tutti i questa legge di stabilità".

"L’Italia è molto più grande delle paure. Non è mica facile. Ogni mattina si aprono i giornali e non c’è una volta in cui si racconti la bellezza e le capacità di questo Paese. Purtroppo i problemi non mancano, è vero, c’è il criminale che ruba, il politico che frega. Ma c’è anche altro. Noi non ci rassegnamo all’idea che il domani sia un insieme di sfighe, se smettiamo di piangerci addosso le cose potranno ricominciare a marciare. Il Paese è un po' rannicchiato, io spero che nel 2015 ci sgranchiamo un po' le gambe e che il Paese possa tornare a correre". Alla radio come i parlamento. Gli slogan non cambiano. Neppure le promesse. Tanto che, per l'occasione, eccolo scodellare un provvedimento per le partite Iva. Se ne riparlerà nel 2015. Ma il premier intende mettere a punto "un provvedimento ad hoc sul mondo dei giovani professionisti". "La legge di stabilità ha dei limiti e di questo ne sono consapevole il per primo - dice - però non è tutta da buttare, per i commercianti e gli artigiani c’è molto". Per Renzi si tratta comunque di una legge "assolutamente innovativa". In realtà, come ha dimostrato nei giorni scorsi ilGiornale, la legge di Stabilità è infarcita di tasse ben nascoste.

Ai microfoni di Rtl c'è spazio davvero per tutto. Renzi spazia dall'Iva all'elezione del nuovo capo dello Stato alternando battute a slogan. Da una parte invita Matteo Salvini, che ha proposto ironicamente Franco Baresi, ex capitano del Milan, come prossimo presidente della Repubblica, a "posare il fiasco", dall'altra intima all'Unione europea di "non impedire al governo di salvare i bambini di Taranto" sistemando l'Ilva. Quindi si sbilancia a far promesse pure su Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. "Per la prima volta dopo mesi il governo indiano ha espresso il desiderio di una soluzione condivisa e concertata", dice. E promette: "Il governo è al lavoro con il governo indiano per riportare a casa tutti e due i due marò, in un clima di rispetto istituzionale ma chiediamo che si faccia rapidamente". Infine, annuncia il pugno duro contro la corruzione per difendere l'Expo. "L’Italia ha diritto a vivere, dobbiamo intervenire con cattiveria contro la corruzione - conclude - servono regole più dure per chi ruba e semplicità per la pubblica amministrazione".

Insomma, una sfilza di buoni propositi per il 2015.

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