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Per Renzi l'incognita rimpasto: tensioni e malumori con Ncd

Delrio verso le Infrastrutture, ma chi prenderà il suo posto?

Per Renzi l'incognita rimpasto: tensioni e malumori con Ncd

Aveva promesso di assumere l'interim al Ministero delle Infrastrutture soltanto per un breve periodo. Ma a dieci giorni dalle dimissioni di Maurizio Lupi, Matteo Renzi stenta a trovare una quadra.

Di rimpasto non vuol sentir parlare, ma i malumori di Ncd si riflettono su Palazzo Chigi. A ormai meno di un mese da Expo, il premier starebbe pensando di piazzare al posto di Lupi il suo fedelissimo, Graziano Delrio. Alle Regioni, invece, andrebbe un'alfaniana, una tra Dorina Bianchi e Federica Chiavaroli.

La "pratica" potrebbe essere chiusa già domani pomeriggio, ma per Renzi la strada è tutt'altro che spianata. Per il presidente del Consiglio, quella di sottosegretario alla presidenza è una casella chiave ed è difficile trovare il giusto sostituto di Delrio. Tra i favoriti ci sarebbe Luca Lotti, ma spuntano anche i nomi di Matteo Richetti e Lorenzo Guerini.

E, nomine a parte, resta da sciogliere il nodo Ncd. "Siamo un partito nato non per riempire caselle", ha detto oggi Gaetano Quagliariello, sfilandosi dalla corsa alla poltrona. "Non abbiamo particolare affezione per il ministero delle Infrastrutture", ha aggiunto Angelino Alfano. I mal di pancia, tra l'altro, hanno messo a rischio il ddl anticorruzione: tante le assenze in aula tra gli alfaniani, al punto che la norma sul falso in bilancio è passata per appena tre voti.

Intanto il tempo passa e il rischio è che si rimandi tutto a dopo Pasqua..

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