Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sembra non temere la minaccia dei sindacati. "Se i sindacati vogliono un autunno caldo facciano loro... già l’estate non è stata granché", ha detto il capo del governo in un'intervista al Tg5, escludendo che il governo deciderà nuove tasse o interventi su pensioni o manovre correttive.
"La riforma della pubblica amministrazione annunciata dal ministro Marianna Madia contiene gli stessi errori della Brunetta - tuona il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in un'intervista al settimanale l'Espresso -. E Matteo Renzi non è così coraggioso come sembra. Accusa il sindacato di frenare e dire sempre no, ma chi è vittima delle lobby e dei poteri della conservazione è proprio il governo". Se le si ricorda che il governo parla di una riforma che serva a ridurre il peso dei burocrati e ad aprire alla meritocrazia in ambito pubblico, la Camusso replica: "A parole. In realtà è il contrario: è come se si considerasse la pubblica amministrazione lo staff della politica, anzichè garantirle la terzietà. La politica non distingue fra funzione di Stato e funzione di governo e questo porta a due effetti distorti: non c’è vera responsabilità di chi dirige, perchè non c’è vera indipendenza; secondo, sono proprio i burocrati a contare di più. La Ragioneria dello Stato, spesso, decide più del governo".
La segretaria della Cgil aggiunge inoltre che potrebbe aprirsi un autunno caldo proprio sulla base di questa riforma: "Non è nelle nostre intenzioni ma, sì, potrebbe essere. Siamo preoccupati, non vediamo le risposte necessarie a una domanda molto importante: che tipo di
538em;">amministrazione vogliamo in Italia? Il progetto presentato dal governo non soddisfa e non intacca le troppe rendite di posizione in campo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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