Su WhatsApp circola un audio allarmante: «Il Coronavirus può trasformarsi in ceppi più gravi ed è certo che non ci sono più fasce di età immuni. I nostri bimbi non sono più esenti dal contagio quindi vanno protetti e tutelati» si sente nell'audio. La tesi viene attribuita alla senatrice Elena Cattaneo, in un discorso che la biologa avrebbe tenuto in Senato. Peccato sia tutto falso. Il problema è che l'autrice dell'audio fake, inizialmente attribuito alla ministra Lucia Azzolina, sia in realtà una senatrice della Repubblica, Daniela Sbrollini, renziana di Italia Viva. La diffusione dell'audio ha provocato la reazione della ministra Azzolina, tirata in ballo per errore: «È grave e irresponsabile far circolare notizie che generano solo confusione - scrive la ministra Cinque stelle -. In queste ore sta girando un audio che mi viene attribuito. È un fake, come altri documenti falsi e inventati sulla didattica a distanza. Le informazioni attendibili sono quelle del governo». Ma ben più grave di questo è l'aver coinvolto, nel messaggio sulla mutazione del virus, la scienziata Elena Cattaneo, costretta a smentire tramite il suo ufficio stampa, che a proposito delle «affermazioni mai formulate, invita chiunque ad attingere esclusivamente alle fonti ufficiali» reperibili sul sito del Senato. Nel discorso effettivamente tenuto dalla Cattaneo in aula non c'è la minima traccia degli scenari apocalittici trasmessi nell'audio dalla senatrice renziana Sbrollini. La quale si giustifica dicendo che il messaggio audio era «destinato ad una chat alla quale partecipano diversi amici e simpatizzanti di Vicenza» e che è quindi era «sostanzialmente privato» mentre «è stato divulgato e utilizzato strumentalmente da taluni che, evidentemente, intendono generare e diffondere confusione e timori». Peccato che le informazioni riportate nel messaggio siano state smentite proprio dalla senatrice Cattaneo.
Sul pericolo di fake news che aumentino il panico da virus si muove
anche la Procura di Bari, che ha aperto un'indagine per procurato allarme con riferimento ad alcune fake news diffuse su whatsapp e su un sito on line su falsi casi di coronavirus. L'inchiesta è al momento a carico di ignoti.
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