RomaÈ stata la più giovane parlamentare della XVI legislatura, subentrando a Gianni Alemanno, divenuto sindaco di Roma proprio nel 2008. Da allora Annagrazia Calabria ne ha fatta di strada all'interno del Pdl prima e di Forza Italia poi. Da quattro anni guida la struttura giovanile del partito e ora, per motivare e preparare al meglio la classe dirigente di domani, ha deciso di dare vita a una scuola di formazione politica. La prima lezione è in programma domani nella sede di piazza in Lucina a Roma.
Come mai questa decisione?
«L'entusiasmo e la partecipazione non bastano. Le nuove leve del nostro partito devono formarsi al meglio. L'idea è venuta fuori in occasione delle celebrazioni del venticinquesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino. Ci siamo accorti che questa data spartiacque non rappresenta un punto fondamentale della consapevolezza politica di chi ha da poco superato la maggiore età».
Sembra rivivere il mito delle Frattocchie, la celebre scuola di partito del Pci.
«Al contrario. Viviamo in un'epoca post-ideologica. Ed è da questo assunto che dobbiamo partire. La mia generazione ha subito l'handicap di una quasi totale assenza di punti di riferimento».
In sostanza qual è la funzione di questo corso?
«Si tratta di un seminario che vuole ripercorrere la nostra storia repubblicana. Ci siamo accorti che far riemergere dal passato figure come quella di Alcide De Gasperi e quella di Aldo Moro è utile per fornire ai nostri militanti le ragioni identitarie del nostro presente».
A chi è affidato il compito di aprire il corso?
«I primi relatori saranno i capigruppo alla Camera e al Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani. Cui seguiranno gli interventi di Mara Carfagna, Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini».
I partecipanti al corso quanti sono?
«Circa 150 e provengono da tutta Italia. E a loro spese, per altro. Molti di loro sono già impegnati come amministratori locali. Sono molto motivati e rappresentano un punto imprescindibile per la Forza Italia del futuro».
Ha pensato di invitare anche Berlusconi a parlare ai giovani?
«Ovviamente ci abbiamo pensato. Ancora non ci ha dato conferme ma ci speriamo molto».
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