Un rifugiato siriano si impossessa di un Tir e lo lancia contro le automobili ferendo otto persone. La Germania ha temuto di rivivere l'incubo della strage del mercatino di Natale del 2016 o del lungomare di Nizza. Mattanze jihadiste perpetrate con dei camion lanciati come arieti sulla folla. Non è ancora chiaro se lunedì a Limburgo sia riapparso il fantasma del terrorismo. Polizia e procura gettano acqua sul fuoco, ma da Francoforte un portavoce ammette che «il terrore può essere un motivo». Ancora tutto da provare, ma la dinamica è inquietante. Omar A. I., siriano di 32 anni, ha atteso la prede ad un semaforo. Quando il pesante camion ha dovuto fermarsi davanti al rosso l'autista si è trovato davanti il rifugiato. Poi ha aperto la portiera e tirato giù l'ignaro camionista mettendosi al volante del bestione. Appena un minuto dopo, poche centinaia di metri più in là, il camion ha tamponato come birilli diverse macchine all'incrocio di fronte al tribunale regionale di Limburgo. Il bestione d'acciaio ha ferito 8 persone, ma non è chiaro se colpire in mezzo al traffico fosse la reale intenzione o se il siriano ha perso il controllo del mezzo. Forse puntava a un altro obiettivo, magari dei pedoni che non avrebbero avuto scampo.
Secondo alcuni testimoni il siriano, una volta sceso dal camion, avrebbe urlato «Allah akbar» (Dio è grande), prima di venire arrestato dalla polizia. Il killer mancato era arrivato in Germania nel 2015, durante l'ondata della rotta balcanica, ma ha ottenuto solo la protezione umanitaria. Altri rifugiati siriani e afghani come lui si sono macchiati di attacchi del terrore in Germania, ma al momento gli inquirenti non hanno trovato legami con la minaccia jihadista o ambienti salafiti tedeschi.
Il siriano, che per ora non parla, è stato indagato in passato per aggressione, furto, molestie sessuali e spaccio di sostanze stupefacenti, che pure consuma. Per il ministro dell'Interno dell'Assia, Peter Beuth, anche se l'incidente di Limburgo «ricorda i terribili attacchi di Nizza o Berlino, rimane poco chiaro il movente». Dopo la mancata strage le forze speciali della polizia hanno fatto irruzione in un appartamento a Langen, a sud di Francoforte, facendo slattare la porta con piccole cariche esplosive. Dall'abitazione dell'indagato sono stati sequestrati cellulari e computer. Anche un cugino del siriano sarebbe coinvolto avendolo incontrato poco prima del sequestro del camion. Non si esclude un'operazione indotta con il lavaggio del cervello di una personalità provata dalla droga.
L'Ufficio per la protezione della Costituzione, l'organo di sorveglianza della sicurezza interna tedesca, ha avvertito fin d'aprile di un aumento del rischio rappresentato dai
combattenti dell'Isis di ritorno dalla Siria e dall'Iraq settentrionale, dopo la sconfitta del Califfato. Il direttore, Thomas Haldenwang, ha dichiarato che in Germania vivono 2.240 islamisti con «un potenziale terroristico».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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