Roma - «Siamo il diavolo e l'acqua santa. E io naturalmente sono il diavolo». In questa strana coppia ad attribuirsi il ruolo del diavolo è Giulio Tremonti, che assegna invece quello di acqua santa all'esplosivo Vittorio Sgarbi. Insieme lanciano Rinascimento un movimento estetico-politico che pone al suo centro la difesa della Bellezza. Non in senso genericamente universale però perché quella che si vuole promuovere e rimettere al centro degli interessi della politica è infatti la Bellezza Italiana rappresentata, nel logo del movimento, da uno dei simboli del Rinascimento il dipinto La città ideale, opera dall'attribuzione incerta ma forse riconducibile a Piero della Francesca.
«Abbiamo la consapevolezza di possedere una grande civiltà che abbiamo il dovere di difendere - afferma Sgarbi - Per questo in Italia dobbiamo istituire un'Authority della Bellezza. Fondere insieme il ministero del Tesoro con quello dei Beni Culturali per la tutela del nostro patrimonio».
E Sgarbi ha già in mente la squadra di governo anche se lui stesso la definisce un'utopia. Gigi Buffon allo Sport, Andrea Bocelli al Turismo, Samantha Cristoforetti agli Esteri, la radicale Rita Bernardini alla Giustizia e a Palazzo Chigi la sorella di Sgarbi, Elisabetta. Il programma invece lo illustra Tremonti. Il primo punto è la difesa della nostra Cultura e poi, dato che essere europei non significa rinunciare ad essere italiani, occorre rapportarsi in modo diverso con la Ue. «Rimuovere il vincolo di sottomissione all'Europa introdotto nella nostra Costituzione - dice l'ex ministro dell'Economia - Eliminare le norme europee che sono nocive per il nostro Paese. Abrogare le leggi Bassanini che destrutturano e lottizzano lo Stato alimentando la corruzione. Imporre un tregua legislativa. Abbiamo troppe leggi, il codice degli appalti di Graziano Delrio è cambiato 50 volte negli ultimi 17 mesi. Poi non ci chiediamo come mai il paese non attrae investimenti».
Insomma dopo aver scritto insieme il libro dal titolo omonimo Sgarbi e Tremonti si preparano a scendere nell'agone elettorale. A sostenere le loro idee tra gli altri anche Oscar Farinetti, Roberto D'Agostino e Gianfranco Vissani.
E,
anche se nessuno lo afferma esplicitamente è ovvio che l'area gravitazionale è quella del centrodestra. Il senatore Paolo Naccarato, è il coordinatore politico nazionale del movimento che punta a superare il 3 per cento.
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