Rinnovato il portale che racconta le gesta dell'esecutivo

RomaIl portale Passo dopo passo , voluto dalla Presidenza del consiglio dei ministri per fare la cronaca esaustiva della marcia dei mille giorni di Matteo Renzi al governo sta per spegnere la candeline del quarto mese di attività. Soltanto ora, però, esce fuori la spesa che occorrerà per tenere aggiornata questa vetrina del lavoro di Palazzo Chigi. A tirarla fuori è il sito, sempre bene informato, Il cicalino (portale dedicato principalmente alle attività parlamentari). Secondo quanto riferisce, il sito non è il prodotto della potente macchina comunicativa di Palazzo Chigi. L'aggiornamento di questo portale è stato affidato a una società esterna: la Kapusons srl, che già lavora per conto del Ministero dello sviluppo economico del quale gestisce il sito ufficiale. La società che si occupa di comunicazione e di sistemi software - sempre secondo Il cicalino - intascherà 136mila euro per rimettere in sesto il portale Passo dopo passo . Il portale, infatti, era stato inizialmente affidato a un'altra società ma i commenti sul suo lavoro fin dall'inizio nono erano stati molto teneri. A parlarne per primi sono stati i redattori della rivista specializzata Wired.it che avevano criticato soprattutto l'estrema semplicità del portale e la mancanza - vero e proprio «tallone d'achille» - «di una sezione dedicata al rapporto diretto con i cittadini. Anche perché Renzi ha parlato di “uno spazio di coinvolgimento”, dove “ciascuno potrà giudicare e criticare”. Per ora c'è solo un indirizzo e-mail». A novembre le critiche sono aumentate. I l fatto quotidiano , ad esempio, ha parlato né più né meno, se non di un sito in via di smantellamento, di un cantiere fermo. Poi la decisione di Palazzo Chigi, a scadenza (trimestrale) del contratto con la prima società che aveva ricevuto l'incarico, di pubblicare un bando per la nuova assegnazione. A vincerlo, un paio di settimane fa, proprio la sopracitata Kapusons srl. Chissà se le cose ora cambieranno verso.

Intanto, sempre a proposito di bandi della Presidenza del consiglio, continua a far discutere l'assegnazione, sempre tramite bando pubblico, di una consulenza per uno studio comparativo dei sistemi elettorali e delle forme di governo di molti Paesi europei. Scorrendo il bando si evince che i risultati di questo studio comparato dei sistemi elettorali, voluto dal ministro Maria Elena Boschi, dovrebbe essere consegnato entro la fine dell'estate del 2015. Con un tempismo tutt'altro che efficace visto che per quella data la nuova riforma elettorale dovrebbe già essere legge. È sempre il sito Il cicalino a rivelare che a vincere il bando sia stata la facoltà di Scienze politiche della Sapienza. E non lesina, a questo proposito, commenti mordaci.

Si tratta - secondo il sito - di «ricerche assolutamente inutili visto che esistono già studi comparativi prodotti dalla Camera e dal Senato a costo zero». E sottolinea anche il lato paradossale di questa situazione visto che «la facoltà dovrà attingere proprio a quegli studi di Camera e Senato per aggiornare il lavoro».

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