Rodeo e rissa alla Camera Le riforme non vanno avanti

Dopo la bagarre notturna fra Lega e Ncd in Aula torna la tensione. La maggioranza respinge il pacchetto di proposte dei grillini che ora minacciano l'ostruzionismo

Rodeo e rissa alla Camera Le riforme non vanno avanti

C he fine hanno fatto le riforme costituzionali volute da Renzi? Altro che cento giorni! Dopo il naufragio del patto del Nazareno il «nuovo» Senato e il nuovo capitolo V della Costituzione si sono impantanati nel più classico degli ostruzionismi parlamentari. Ne è prova l'interminabile seduta che tra mercoledì notte e ieri ha animato Montecitorio. A indignarsi maggiormente di questo squallido teatrino i grillini che, forse, ieri hanno cambiato idea sull'utilità dei commessi parlamentari. Impegnati, questi ultimi, in uno sforzo tutt'altro che irrilevante per impedire che tafferugli e schermaglie tra esponenti di Lega e Ncd si trasformassero in rissa notturna. Mentre indignati invocavano numi illustri come Saragat e Calamandrei, i grillini apostrofavano la presidente Boldrini dell'appellativo «serva!»

Le urla e gli insulti non sono quindi mancati. E a confronto della seduta notturna, la giornata di ieri è stata più tranquilla. Apparentemente, però. Quando nel pomeriggio si è concretizzata la minaccia strisciante da parte della minoranza del Pd di chiedere tempo per riflettere, il clima si è surriscaldato. Se si unisce questo all'ostruzionismo promesso dal Movimento 5 Stelle, allora la situazione non è parsa così «rosea» per Palazzo Chigi. Forza Italia, grillini e Lega Nord hanno cercato di sottolineare alla presidente di turno dell'Aula (Marina Sereni) le evidenti distorsioni del Regolamento. D'altronde l'ostruzionismo è già tutto lì, nel chiedere chiarimenti procedurali. Kafkiane poi le domande dei grillini Crippa e Di Battista sulla presenza o assenza di rappresentanti del governo in Aula. Con il sottosegretario Ivan Scalfarotto a rivestire il ruolo di parafulmine. Dopo il voto notturno sulla nuova configurazione dell'articolo 117 della Costituzione (sulle competenze di Stato e Regioni) si sono votati l'articolo 33 e 34 del ddl. Il primo dei quali tratta l'autonomia finanziaria degli enti territoriali assicurando l'osservanza dei vincoli Ue, mentre il secondo disciplina il cosiddetto «potere sostitutivo» del governo sempre in materia fiscale e finanziaria. Unanime è stata invero l'approvazione dell'emendamento che modifica l'elezione dei consigli regionali con la cosiddetta «parità di genere».

Il momento più caldo del pomeriggio è stato comunque il tentativo dei grillini di tornare protagonisti nella discussione del ddl offrendo un «pacchetto» di proposte al Pd. I due gruppi parlamentari si sono pure incontrati, ma senza arrivare a un accordo. Il Pd ha rigettato le proposte tra cui il referendum confermativo su tutte le leggi parlamentari, il referendum propositivo e abrogativo senza quorum, e il ricorso alla Corte da parte delle minoranze (rappresentative di almeno un decimo degli eletti). Scontata la risposta dei grillini. «La nostra proposta di democrazia dal basso si poteva accettare - spiega la grillina Fabiana Dadone - Alziamo le mani». Scandalizzati gli uomini di Forza Italia per il modo in cui la presidenza ha tentato di schivare i colpi dell'ostruzionismo. E Renato Brunetta si è appellato pure al presidente Mattarella, chiedendo un suo intervento. Una giornata simile rimarrà memorabile, per coloro che hanno filmato i «tafferugli» notturni poi finiti sul web. Memorabile, a suo modo, anche il commento del neo segretario di Scelta Civica, Enrico Zanetti. «Più che la riforma della Costituzione, lo spettacolo di oggi mostra l'urgenza di una riforma del Regolamento parlamentare».

di Pier Francesco Borgia

Roma

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica