Salvini lancia la federazione per il centrodestra. E dice no ai "minestroni" coi centristi

Il segretario della Lega, Matteo Salvini, a In mezz'ora: "Non penso a una lista unica ma ad una federazione, prima gli italiani"

Salvini lancia la federazione per il centrodestra. E dice no ai "minestroni" coi centristi

Grandi manovre in corso in vista delle elezioni che, presumibilmente, si terranno tra un anno. Intanto i leader si preparano, affilano le armi e studiano le mosse. Comprese le alleanze. Il leader della Lega, Matteo Salvini, a proposito di una possibile alleanza con Berlusconi mette le cose in chiaro: "No al passato, guardiamo avanti". E chiarisce subito a cosa fa riferimento: "Non sento Berlusconi da tempo, lo vedrò come vedo spesso Toti, Meloni e tanti italiani tornati ad aver fiducia in qualcuno e che ci chiedono di non fare minestroni con Alfano, Verdini, Cicchitto".

"Ci vuole un progetto condiviso - prosegue - mai più tutti insieme su un programma e poi si litiga il giorno dopo. Noi al programma lavoriamo da tempo e non sono disponibile, su alcuni punti, a tornare indietro. Ho visto, per esempio, che Berlusconi pensa a una tassa unica al 23-24%. Bravo, così milioni di italiani pagano di più".

Una lista unica del centrodestra? "Non necessariamente - precisa Salvini -. Se la legge elettorale è la schifezza che Renzi e la Consulta ci hanno consegnato, con il premio alla singola lista, non
penso di sciogliere la Lega in liste uniche che non hanno funzionato". E insiste: "Penso a una federazione, prima gli italiani. La offro come Lega".

"Ammiro Marine Le Pen - prosegue Salvini soffermandosi sull'imminente voto in Francia - sarebbe un buon segnale per tutti, riporterebbe al centro il tema del lavoro. Spero che ce la faccia, saranno tutti contro uno". Alla domanda se è per l’uscita dell’Italia dall'Ue, Salvini replica affermando che c’è necessità che il Paese abbia il controllo della moneta: "Sono fiducioso nelle nostre capacità e quindi do l’ultima spiaggia a questa Unione se vuole cambiare. Però se continuano a mettermi le dita negli occhi, a farci pagare 20 miliardi annui e poi ci considerano di serie B, allora che godetevela voi questa Unione".

A proposito dell’appuntamento celebrativo dei Trattati di Roma, in programma il prossimo fine settimana, Salvini ha detto che lui non sarà nella Capitale, sarà in un’altra città. Ed ha aggiunto che lui non sta con "i burattini che hanno ammazzato l’Unione europea: Merkel, Gentiloni, Hollande".

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