Salvini non s'illuda senza Forza Italia non può sfondare

Il Carroccio è tornato al successo, ma Salvini può diventare il leader di un'ambia coalizione?

Salvini non s'illuda senza Forza Italia non può sfondare

Matteo Salvini si gode il successo della trasferta romana e sentenzia: o Forza Italia viene sulle nostre posizioni o addio a riedizioni dell'alleanza storica di centrodestra. Non sappiamo quanto ci sia di propaganda e quanto di sostanza in questo ultimatum o penultimatum che sia. E diamo atto a Salvini di avere compiuto il miracolo di aver resuscitato un partito, la Lega, che era giunto sull'orlo della estinzione. La domanda che ora si pone è: Salvini può diventare il leader di un'ampia coalizione in grado di battere la sinistra di Renzi, come avvenne con Berlusconi nel '94 contro Occhetto? La possibilità non è da escludere a priori ma dipende da cosa Salvini vuole fare da grande.

La prima opzione è: il leader della Lega. Cioè diventare il capo di un'opposizione numericamente forte, forse sostituire Grillo nel portare in Parlamento in salsa padana la bandiera della rabbia e della protesta. In questo caso si dimentichi di governare, perché l'Italia non è la Grecia e quindi colpi di mano alla Tsipras (radicali che arrivano al governo da soli) sono assai improbabili. Se invece Salvini vuole mirare a Palazzo Chigi, la strada è obbligata. Ed è quella di lavorare per mettersi alla testa (co-testa, direbbe Berlusconi) di una coalizione che non può avere trazione a destra e la felpa come divisa. È la storia, con le sue ferite, che lo impone. La ferocia del comunismo ha sterminato cento milioni di innocenti nel mondo, che ha fatto diventare un'inezia gli orrori del nazismo e gli errori del fascismo. Ma sta di fatto che in Europa un comunista, vedi D'Alema, può guidare un governo di centrosinistra senza che questo desti scandalo. Viceversa escludo che uguale possibilità sia oggi concessa a chi cerca sponda in aree fortemente marcate a destra. Senza Forza Italia, o quello che sarà domani il partito di Berlusconi, come partner privilegiato, illudersi di sfondare è da ingenui. Elettoralmente i moderati sono decisivi, e questo Salvini deve saperlo. Io penso, anzi sono certo, che i moderati liberali e cattolici preferirebbero mille volte votare Salvini che mezze figure senza carisma, propense al tradimento e, politicamente parlando, al ricatto come Alfano o Fitto. Ma non chiedere loro di sfilare sotto le insegne di Casa Pound o cose simili.

Berlusconi vent'anni fa riuscì a mettere insieme fascisti, leghisti, cattolici e socialisti, il tutto senza proferire parolacce o insulti. Per Salvini sarebbe un ottimo maestro. E alleato prezioso. Altrimenti buona fortuna, amici della Lega.

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