Scatto d'orgoglio forzista Il partito fa muro contro le mire leghiste

Napoli: «I tentativi egemonici sono sempre finiti male». Cavaliere al lavoro sulle liste Ue

Scatto d'orgoglio forzista Il partito fa muro contro le mire leghiste

Roma Forza Italia respinge le «tentazioni egemoniche degli alleati», scaccia via i gufi e prepara la campagna elettorale delle Europee. È la presidente dei senatori azzurri, Anna Maria Bernini a prendere la parola per smontare alcune ricostruzioni di stampa circolate in questi giorni. «Il necrologio di Forza Italia comparso stamani sui resoconti di alcuni quotidiani è solo una brutta fiction che la realtà si premurerà molto presto di smentire». E Osvaldo Napoli punta il dito contro chi dentro il centrodestra cerca di sottrarre eletti e consenso a Forza Italia.

«Il centrodestra ha governato l'Italia per una lunga stagione e per un'altra non breve stagione è stato uno schieramento di opposizione, credibile e autorevole al punto che è tornato al governo, nel 2008, in modo trionfale. La formula di tanta longevità politica ha due elementi: uno è la leadership carismatica di Berlusconi; l'altro è stato l'esercizio di quella leadership lontano da ogni egemonismo politico o culturale. Uno schieramento politico che abbia una profonda radice liberale non può accettare al suo interno l'affermazione di un'egemonia politica o culturale senza pregiudicare la sua stessa coesione elettorale. Dove l'egemonismo si è manifestato, valga per tutti il Pd a vocazione maggioritaria, oggi si vedono soltanto le ceneri, perché a lungo andare non esistono alleati arrendevoli al punto da lasciarsi fagocitare» dice il parlamentare azzurro. «È una delle leggi non scritte della politica. Forza Italia ha conservato la propria impronta di forza liberale e moderata, inimitabile e non assimilabile dagli alleati della Lega e di Fratelli d'Italia».

Se per le Europee lo stato maggiore del partito è al lavoro sugli ultimi dettagli delle liste, in vista delle Regionali calabresi Forza Italia batte un colpo e lancia la candidatura del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. «Un sindaco della Calabria, vicino a tutti i cittadini in tutti i luoghi della Calabria. Questo sarà il Mario Occhiuto governatore, se la Calabria deciderà di assegnarmi questo ruolo», dice concludendo la convention organizzata a Lamezia Terme per ufficializzare la sua candidatura.

Per le liste per il Parlamento europeo, come anticipato da il Giornale, ritorna in pista Alessandra Mussolini che, salvo sorprese, sarà schierata al Sud dove affronterà un derby familiare con Caio Giulio Cesare Mussolini, candidato per FdI. Nel Centro si aggiunge come candidato il primo cittadino di Fondi Salvatore De Meo.

Resta da sciogliere il nodo Sicilia, con la difficile scelta tra Giovanni La Via e Giuseppe Milazzo, capogruppo azzurro all'Assemblea regionale siciliana. Oggi Gianfranco Miccichè ne parlerà con Berlusconi - che non andrà al Salone del Mobile - e non si esclude neppure un ribaltone con il ritorno in pista di Basilio Catanoso.

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