Scontro tra coop per l'appalto: al telefono Buzzi e Carminati tirano in ballo pure il Quirinale

Nello scontro sul Centro di accoglienza di Castelnuovo di Porto Buzzi si trova ostacolato dal viceministro Pd Bubbico che riesce a favorire un'altra cooperrativa

Salvatore Buzzi, braccio destro di Massimo Carminati nella cupola affaristica romana
Salvatore Buzzi, braccio destro di Massimo Carminati nella cupola affaristica romana

Nella rete della cupala erano tutti invischiati. Persino il Quirinale che, all'occorrenza, può essere tirato in ballo per risolvere una contesa tra cooperative rosse. La matassa che il Ros sta cercando di dipanare unisce con un fil rouge senza precedenti che unisce la mala, il Pd, il sistema delle cooperative e il Colle. E, negli atti dell’inchiesta, finisce un'altra pedina del governo Renzi.

L’appalto per la gestione del Centro accoglienza richiedenti asilo di Castelnuovo di Porto (Roma) era tra le principali preoccupazioni di Salvatore Buzzi, ras delle cooperative e socio di fatto di Massimo Carminati. Nel 2013 il consorzio Eriches 29 di Buzzi si aggiudica la gara, che vale 20 milioni di euro, ma la prefettura di Roma chiede a più riprese integrazioni e giustificativi dettagliati dei costi. L’organizzazione attiva la sua rete per non perdere l’affare. "Buzzi s’impegnava nella ricerca di un appoggio nella pubblica amministrazione - scrivono i carabinieri in una richiesta di proroga delle intercettazioni - che gli consentisse di risolvere al più presto il fastidioso contrattempo". Il 19 settembre, alle 10.50, Buzzi informava Carminati che avrebbe incontrato una persona al Quirinale in relazione all’audizione in Prefettura sul Cara di Castelnuovo di Porto.

In diverse conversazioni, anche con Carminati, Buzzi ipotizza che la Cooperativa Auxilium che contende l'appalto a Eriches 29 "abbia l’appoggio del vice ministro dell’Interno Filippo Bubbico" (Pd), per una comune origine lucana. Tanto da far dire a Carminati in un’altra conversazione: "Noi siamo diventati onesti e gli altri sò diventati disonesti".

Da Luca Odevaine, ex comandante della polizia provinciale (arrestato), Buzzi avrebbe ottenuto informazioni riservate della prefettura. Ma dopo l’intervento del Tar del Lazio nel 2014 l’appalto se lo aggiudicarono i rivali.

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