Scrivere a penna e riderci su Così si potenzia la memoria

Fissare concetti su carta, bere té o stare composti: gli scienziati spiegano come ricordarsi meglio le cose

Scrivere a penna e riderci su Così si potenzia la memoria

Ridi, bevi, scrivi, dormi. Ecco le azioni da memorizzare quando si tratta di allenare il cervello. Già, perché siamo abituati a tenere in forma il nostro fisico con diete sfiancanti, palestra o jogging, ma intanto ci dimentichiamo il fornello acceso mentre andiamo al lavoro, oppure non ricordiamo perché diavolo siamo entrati in una stanza.

Piccole distrazioni che devono farci capire quanto sia importante tenere in allenamento anche il cervello per memorizzare piccoli e grandi eventi.

Ma non vi suggeriamo il solito cruciverba domenicale o degli esercizi raccomandati dal neurologo. Qui si tratta di seguire piccoli accorgimenti suggeriti da scienziati che giurano siano davvero dei tocca sana per aiutare il cervello a memorizzare gli eventi. E a selezionarli.

Per esempio, una ricerca della San Francisco State University ha dimostrato che la postura permette al sangue e all'ossigeno di fluire più liberamente al cervello. Ma attenzione: se lo sguardo è abbassato, si ricordano fatti negativi; con il mento alzato, invece, riemergono solo esperienze positive.

E sempre per restare ottimisti e non smemorati bisogna ridere più spesso.

Secondo uno studio condotto dalla University of South California, la risata provoca uno stato di rilassatezza che abbassa il livello di ormoni dello stress e la pressione sanguigna aiutandoci a potenziare la memoria.

È tutto sperimentato. I ricercatori hanno fatto vedere a 20 anziani sani un video divertente di 20 minuti, mentre un altro gruppo non ha guardato nessun filmato. Poi i partecipanti sono stati sottoposti a test di memoria ed è stato prelevato un campione di saliva per controllare il livello di ormoni dello stress. Risultato: quelli che avevano visto il video divertente hanno ottenuto risultati migliori nei test di memoria a breve termine perché i loro livelli di cortisolo, un ormone associato allo stress, si erano notevolmente abbassati.

Ora un piccolo sforzo in più. Con la penna in mano. Due ricercatori di psicologia, Pam Mueller della Princeton University e Daniel Oppenheimer della UCLA sostengono infatti che scrivere con carta e penna aiuta a memorizzare e a fissare i concetti nella nostra mente. Questa volta si sono sottoposti ai test degli studenti universitari che hanno seguito la stessa lezione prendendo appunti in libertà. Dopo trenta minuti il risultato: chi aveva scritto frasi su pc o tablet avevano mostrato di aver memorizzato in modo peggiore rispetto a chi, invece, si era affidato a carta e matita.

Ma i più distratti possono sempre aiutare il cervello con l'estratto di tè verde che rafforza e potenzia la memoria. Ecco la prova. I ricercatori della University of Basel hanno somministrato ad un gruppo di volontari una bevanda contenente circa 3 grammi di estratto di tè verde e ne hanno testato memoria a breve termine. Ne è emerso che il tè verde sembrava aver aumentato le connessioni tra il lobo parietale e la corteccia frontale, aiutando l'attivazione del cervello.

Ma si migliora anche con il sonno.

I ricercatori della New York University, dicono infatti che il sonno aiuta le cellule del cervello a riconnettersi l'una con l'altra e quindi aiuta a preservare la memoria.

Un suggerimento che farà piacere soprattutto ai dormiglioni.

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