Se il campione dell'Nba "schiaccia" la sinistra chic

Se il campione dell'Nba "schiaccia" la sinistra chic

«Mettiamo i nostri corpi sulle navi che salvano i migranti», scriveva dieci giorni fa Sandro Veronesi a Roberto Saviano. Laddove per «nostri» però non intendeva i loro, quelli dei due scrittori, perché «io di certo non basto e nemmeno tu sei abbastanza». No, secondo Veronesi sulle navi Ong dovrebbero andarci gli italiani più famosi: e giù una sfilza di nomi, da Totti alla Ferragni passando per Jovanotti e Checco Zalone. Insomma armiamoci e partite, che noi più di indossare la maglietta rossa non siamo disposti a fare. Poi invece, nel bel mezzo di uno dei salvataggi più drammatici dell'estate, scopriamo che qualcuno il corpo ce lo mette davvero.

Pure se vale 20 milioni di dollari l'anno perché lui è Marc Gasol, campione del basket Nba che quest'anno ha deciso di usare le sue ferie per unirsi ai volontari di Open Arms. Con poche chiacchiere e tanta coerenza: una lezione per tutti, ma soprattutto per i progressisti da salotto di casa nostra.

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