La setta del guru macrobiotico Gli adepti? Ridotti in schiavitù

Indagato Mario Pianesi, imprenditore e «maestro» noto in tutto il mondo. Vittime manipolate e obbligate a pagare

La setta del guru macrobiotico Gli adepti? Ridotti in schiavitù

Manipolati, ridotti in schiavitù, costretti a mangiare sempre meno e a dare i loro averi ai capi dell'organizzazione: è questo che è toccato alle vittime della psico setta macrobiotica guidata da Mario Pianesi (nella foto), il «maestro», famoso in tutto il mondo, che prometteva la cura a tutte le malattie attraverso un rigido regime alimentare. È stato grazie alla denuncia presentata da un'adepta e alle squadre mobili di Ancona e Forlì, supportate dalla squadra anti sette del servizio centrale operativo della Polizia, se l'organizzazione è stata smantellata.

Sotto inchiesta sono finiti, oltre a Pianesi, 73 anni, anche la moglie Loredana Volpi e due responsabili della segreteria centrale dell'associazione Upm (Un punto macrobiotico), Giovanni Barniesi e Karl Xavier Wolfsgruber: accusati di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, maltrattamenti, lesioni aggravate ed evasione fiscale, ma vengono contestati loro anche reati di natura finanziaria per aver evaso il pagamento di imposte per centinaia di migliaia di euro.

Approfittando della debolezza psicologica di diversi soggetti, attraverso il rigido controllo dell'alimentazione e la negazione del mondo esterno, soprattutto medico, Pianesi e i suoi collaboratori manipolavano gli adepti, arrivando gradualmente a gestirne l'intera vita e a pretendere da loro donazioni di denaro. Le vittime, peraltro, venivano convinte ad abbandonare la loro vita precedente e a lavorare per l'associazione.

Solo che le persone che cadevano nella trappola venivano nutrite a riso bianco e a prodotti esclusivamente forniti dalla Upm.

Una donna, la prima a denunciare, è arrivata a pesare 35 chili. Pianesi era riconosciuto a livello internazionale e la sua associazione contava 90mila iscritti.

Ha tenuto conferenze in tutto il mondo, alcune patrocinate anche dal governo italiano. Ha avuto rapporti di amicizia con Fidel Castro e Tara Gandhi, la nipote del Mahatma, che qualche anno fa lo venne a trovare in Italia. Francesco Alagna, avvocato dell'Onap (Osservatorio nazionale abusi psicologici, presieduto dalla dottoressa Patrizia Santovecchi) e che sta curando gli interessi di alcune delle vittime dell'Upm spiega: «Le persone che a oggi hanno sporto denuncia sono una quindicina, ma ce ne sono altre che hanno chiesto di testimoniare. Pianesi aveva una grande fama e aveva avuto riconoscimenti prosegue anche perché nel tempo aveva avuto modo di strutturare degli studi sugli effetti curativi della macrobiotica per alcuni tipi di malattie. Studi spesso fatti in Paesi dove certi risultati possono anche essere manipolabili, come Cuba, Tunisia o Libia».

Il vicepresidente del'Aivs

(Associazione italiana vittime delle sette), Francesco Brunori, racconta: «Abbiamo collaborato per il caso di una famiglia che su suggerimento di Pianesi curava i figli a base di riso bianco. Adesso hanno seri problemi di salute».

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