Inaccettabile in quanto falso. Si tratta dell'articolo degli Sgarbi quotidiani dedicato ieri ai Comandamenti della Chiesa d'Asia dove l'autore si scaglia contro la morale della Chiesa a suo dire sessuofoba e peggior cosa contraria al «desiderio» dell'uomo, considerandolo un peccato. Il malcapitato Sgarbi prende una topica clamorosa nel sostenere questa banale posizione che anche il più sprovveduto dei catechisti d'oratorio saprebbe correggere e contestare. La Chiesa Cattolica non solo infatti non è contro il sesso, ma anzi lo considera come lo strumento umano più somigliante a Dio, rendendoci capaci della creazione e abilitandoci così al mantenimento della specie. In quanto al desiderio, ricordiamo al signor Sgarbi che molti Dottori universali della Chiesa, a partire da Sant'Agostino, fondano tutta la Teologia cattolica proprio sul «desiderio», inteso come molla ontologica esistenziale con cui Dio spinge l'uomo a considerare le strade più idonee per il soddisfacimento pieno della propria vita. La parola medievale desiderio deriva peraltro dal latino «de sidera». Cioè qualcosa che ha a che fare con le stelle e non riguarda solo le soddisfazioni genitali.
Spiace che il signor Sgarbi, non capisca come il desiderio sessuale non sia che un'altra faccia di un desiderio più profondo che ogni uomo e ogni donna hanno nell'animo e nel corpo, che è un desiderio di gioia piena, di pace, di giustizia, di bellezza e di verità.Marco Palmisano - Presidente Club Santa Chiara
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