Nel dibattito sulle responsabilità per il crollo del ponte Morandi a Genova, interviene anche l'Unione Europea. Proprio in queste ore si sta consumando un duello tra governo e Autostrade per l'Italia. L'esecutivo ha annunciato la revoca della concessione alla società e Autostrade ha risposto di aver "sempre agito correttamente" assicurando la ricostruzione del ponte in 5 mesi. Da qui sta per partire una lunga battaglia legale che potrebbe comportare il pagamento di pesanti penali da parte dell'esecutivo.
"Concessionaria responsabile della sicurezza"
E su questo fronte adesso arriva una indicazione da Bruxelles che definisce chi è il responsabile della sicurezza stradale come nel caso del ponte Morandi: "Per quanto riguarda la situazione della sicurezza delle strade, l’Ue è coinvolta principalmente per la direttiva europea ’Road infrastructure and safety management directive', adottata nel 2008 per assicurare che le valutazioni sulla sicurezza stradale siano prioritarie" per le strade della Trans-European transport network (Tent) e "quanto alla responsabilità della sicurezza per le strade di questo network, nel caso in cui la strada sia gestita da un operatore privato, è il concessionario ad essere responsabile della sicurezza e della manutenzione della strada", ha fatto sapere il portavoce della Commissione Ue, Christian Spahr. Insomma Bruxelles mette nel mirino proprio Autostrade. Ma non solo. Nel mirino è anche finito Salvini che nei giorni scorsi aveva aperto un fronte con l'Ue puntando il dito contro i paletti dell'Europa sul bilancio come causa dei problemi alle infrastrutture nel nostro Paese. Al ministro degli Interni, il Commissario per il bilancio Ue, Guenther Oettinger ha mandato un messaggio chiaro: "È molto umano cercare qualcuno a cui dare la responsabilità quando avviene un incidente terribile come quello di Genova. Tuttavia, è bene guardare ai fatti", scrive Oettinger su Twitter, ricordando che per il periodo che va dal 2014 al 2020 all'Italia sono stati assegnati 2,5 miliardi di euro per strade e treni, 12 miliardi di euro dei cosiddetti fondi strutturali per aiutare le regioni più povere e che è stata data la luce verde per 8,5 miliardi di euro di spesa nazionale. Ma la polemica sulle responsabilità non si spegne.
Lo scontro sulle responsabilità
La forzista Renata Polverini mette nel mirino il ministro Toninelli: "Mentre tutti gli organi di stampa sono concentrati nel racconto della gravissima tragedia di Genova non risultano domande specifiche e stringenti sulle eventuali responsabilità del Ministero dei Trasporti che, se non sbaglio, ha compiti di controllo e di verifica degli adempimenti sulle concessioni autostradali. Chiediamo al Ministro Toninelli di chiarire quale è stata l’attività - non solo nel periodo di competenza - del suo Dicastero e quali indicazioni abbia eventualmente dato ai dirigenti prima e dopo il tragico crollo del Ponte Morandi". Il governo comunque ha già deciso la linea ed è quella che vede in Autostrade il "colpevole".
Il premier Conte ieri è stato chiaro: "Non possiamo attenedere i tempi della giustizia ed è per questo motivo che revochiamo la concessione". Ma i costi dell'operazione con le penali potrebbero essere un vero e proprio salasso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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