Guerra in Ucraina

La sinistra sfila in piazza. Ma non vuole che l'Ucraina si difenda

Nel mirino di Landini l'invio di armi a Kiev da parte dell'Europa. La retorica pacifista che serve a poco...

La sinistra sfila in piazza. Ma non vuole che l'Ucraina si difenda

Una manifestazione contro la guerra in Ucraina che presto si è trasformata in corteo contro il diritto legittimo dell'Occidente di difendersi dall'aggressione russa. A piazza San Giovanni a Roma, in migliaia hanno sfilato per chiedere la pace sotto le bandiere rosse della sinistra e della Cgil. Ma in questo corteo voluto per chiedere un cessate il fuoco immediato, è riaffiorata quella vecchia tentazione rossa di mettere nel mirino gli Usa e la Nato. È stato proprio il segretario generale della Cgil ha criticare l'invio di armi all'Ucraina da parte dell'Europa: "Fermare la guerra che oggi è l'obiettivo centrale e lo diciamo con forza al governo e all'Europa, fermare la guerra non si fa inviando armi al popolo ucraino, non è questa la scelta che dobbiamo compiere, ma inviando l'Onu nato dopo la seconda guerra mondiale proprio per avere uno strumento che impedisse il ritorno alla guerra. Le trattative vengano fatte con l'Onu al tavolo. E allo stesso tempo dobbiamo dire con chiarezza che è il momento del disarmo, di politiche che riducano le spese militari. Lo ha detto anche Papa Francesco. E' il momento di invertire questa tendenza".

Parole chiare che hanno riportato le lancette della Storia a qualche decennio fa quando da sinistra si accusava l'Occidente di usare la forza militare Usa per opprimere i popoli. Retorica e accuse che hanno nuovamente trovato spazio a piazza San Giovanni. Anche Nicola Fratoianni di sinistra italiana ha puntato il dito contro l'uso delle armi, anche contro chi le usa per difendersi dall'aggressore: "Oggi a Roma con il movimento pacifista italiano, con i sindacati, con le associazioni, con tutti coloro che pensano che per fermare subito l'aggressione russa, perchè tacciano le armi e torni la diplomazia, occorre investire sulla pace".

Un'altra occasione persa per dire senza mezzi termini la verità su come stanno le cose: un paese sovrano è stato attaccato e Kiev sta facendo di tutto per difendere il suo territorio.

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