È in stato di fermo a Seul ed è stata interrogata per il secondo giorno Choi Soon-sil, la donna al centro dello scandalo che in Corea del Sud sta facendo traballare la presidenza di Park Geu-hye. Amica da oltre 40 anni della leader sudcoreana, Choi Soon-sil è accusata di aver esercitato su di lei un'influenza indebita e di aver interferito negli affari di stato, utilizzando la sua posizione per estorcere denaro a grandi aziende e appropriarsi indebitamente di denaro destinato ad organizzazioni no profit. Nel corso del primo interrogatorio, la donna si è scusata, dicendo di aver commesso un «crimine imperdonabile». Intanto continuano le dimostrazioni di protesta (nella foto) contro Park Geu-hye.
Ieri un uomo ha tentato di sfondare con una ruspa la vetrata dell'ufficio in cui veniva interrogata Choi Soon-sil, che non ricopre incarichi pubblici ma avrebbe consigliato la presidente su qualsiasi questione, dal guardaroba ai discorsi ufficiali. Fino a interferire nelle decisioni politiche. La settimana scorsa Park ha ammesso di aver sottoposto i suoi discorsi all'esame dell'amica in anteprima.
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