Spuntano le palme in Duomo E Milano si sveglia africana

Polemiche per il nuovo volto della piazza. I dubbi del sindaco Sala: «Sospendo il giudizio». Città perplessa

Spuntano le palme in Duomo E Milano si sveglia africana

Una giungla davanti al Duomo di Milano. Ieri sono spuntate le palme, a giorni arriveranno anche filari di banani a completare il nuovo look delle aiuole nella piazza simbolo. A proposito di Occidentali's Karma. Se il centrodestra si è lanciato subito in aspre polemiche, che volte vanno oltre il parere estetico («la piazza in salsa africana perde la sua dignità, ci si chiede come i beni culturali abbiano potuto autorizzare questo esperimento esotico invece di pretenderne uno più consono al luogo» commenta l'esponente di Forza Italia Silvia Sardone, mentre per l'ex vicesindaco Fdi Riccardo De Corato «il centrosinistra non perde occasione per africanizzare la città e per piegare le nostre tradizioni al gradimento dei migranti, se non ci fosse la cattedrale sembrerebbe il centro del Burundi»), persino il sindaco di Milano per ora ha frenato il giudizio. «Milano si risveglia con palme e banani in piazza Duomo. Come nella tradizione ottocentesca. Buona o cattiva idea? Certo che Milano osa eh..» è il commento che Beppe Sala ha pubblicato ieri mattina presto sul suo profilo Instagram, accompagnato dall'immagine. Nel pomeriggio, replicando ai giudizi critici del centrodestra, ha ricordato che «il riferimento storico c'è, richiama la Milano dell'Ottocento e la Sovrintendenza ai Beni culturali ha dato parere positivo» Ma ha poi ammesso: «Da cittadino sospendo anch'io il giudizio, vediamo quando saranno pronti. Diciamo che tendenzialmente non mi dispiace ma voglio vedere bene quando sarà tutto pronto». Non ha dubbi invece il segretario della Lega Matteo Salvini: «Mancano scimmie e cammelli e poi avremo l'Africa in Italia. I clandestini del resto già ci sono. Starbucks ha già detto che assumerà migliaia di rifugiati? E io invito tutti i cittadini, al di là dei valori politici in cui credono, a ribellarsi a questo sistema. Per quanto mi riguarda il caffè lo vado a prendere da un'altra parte». A chi si è già scatenato ieri sul web contro la «Palm Beach» sotto la Madonnina, il Comune ha infatti precisato che la nuova sistemazione e la manutenzione per tre anni delle aiuole sarà a cura di Starbucks, che ha vinto il bando di sponsorizzazione. Nell'estate del 2018 il colosso Usa della caffetteria aprirà il primo punto vendita in Italia in piazza Cordusio, proprio a due passi dal Duomo.

L'assessore al Verde Pierfranceco Maran prova a convincere gli scettici diffondendo una foto della piazza nell'Ottocento, presa a prestito dall'Archivio Alinari: «Si vedono carrozze, cavalli, tram e delle aiuole in cui compaiono alcune palme. Sarà dunque un omaggio alla tradizione» e «le piante sempreverdi daranno un tocco esotico alla piazza». Almeno le palme sono «made in Italy», sono arrivate precisamente del lago di Como. L'installazione, opera dell'architetto milanese Marco Bay, prevede anche arbusti, graminacee, piante perenni e ortensie «Vanille Fraise», canne giganti cinesi - a seconda delle stagioni - e un tappeto di ghiaia scura. L'assessore regionale Viviana Beccalossi (Fdi) suggerisce ironicamente al sindaco di invitare per l'inaugurazione «anche il vincitore di Sanremo Francesco Gabbani, vista l'ambientazione ci sta benissimo anche la scimmia (che lo accompagna nell'esibizione di Occidentali's Karma, ndr.).

Al di là delle battute, mi chiedo come abbia potuto sposare un progetto discutibile, che certo non fa onore alla sacralità di una delle piazze più famose del mondo. Per essere abbellita non ha certo bisogno di una foresta tropicale».

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