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La statua di una balena salva una metro dal precipizio

L'installazione di vent'anni fa ha evitato che il convoglio finisse in mare. Illeso il conducente

La statua di una balena salva una metro dal precipizio

La coda altissima di una balena che si sta immergendo in acqua, il vagone di una metropolitana sospesovi sopra oltre la fine del binario, incerto se proseguire la sua corsa di qualche centimetro e precipitare di sotto. Una composizione surrealmente reale. Dall'immagine è stato espunto il movimento, il dinamismo, la forza del treno e quella del grande mammifero, entrambi cristallizzati nell'attimo salvifico. La scena si è venuta componendo nella tarda nottata di domenica, alla periferia di Rotterdam: un treno entra in una rimessa della metropolitana, si scontra contro le barriere poste alla fine del binario e prosegue oltre, nel vuoto. Sotto, a una decina di metri, uno specchio d'acqua da cui emergono i piloni di cemento che sostengono la struttura. E le code di plastica di due balene che si stanno inabissando, opera dell'artista olandese Maarten Struijs. Su una di queste, posta pochi metri dopo la fine del binario e alla sua stessa altezza, si adagia la prima carrozza del convoglio. Da cui esce, senza ferite il conducente, l'unica persona che si trovava al momento nel treno perché le corse erano terminate. Alla stampa Struijs dichiara il suo stupore per vedere che la sua scultura, di poliestere rinforzato, ha resistito al peso del convoglio nonostante sia stata inaugurata una ventina di anni fa. Non sono chiare le cause dell'incidente, i lavori di messa in sicurezza e ripristino della linea saranno complicati dal precario equilibrio del tutto. Il design e l'architettura d'avanguardia che hanno definito la rinascita della città olandese nel secondo dopoguerra, che ne hanno costituito la cifra artistica e stilistica, con palazzi futuristici, installazioni bizzarre e visionarie, stavolta hanno anche impedito un disastro ferroviario. A chi scrive, la scena del treno e la balena ricorda un'altra opera che l'ha sorpreso nelle vie della città olandese durante l'Erasmus, oramai qualche anno fa: un'auto infilata nel muro di un edificio, metà dentro e metà fuori a 5 metri d'altezza, anche in questo caso un momento eternizzato dove non c'è traccia di movimento. Ci fosse una spinta, un'oscillazione, la macchina rischia di schiantarsi sulla strada di sotto, il treno di finire nel laghetto.

Speriamo che il vento senza sosta che sferza sempre la città e il suo immenso porto non soffi troppo forte.

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