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La stizza di Spadafora: "Non ha letto il testo". Federazioni in ansia

Il ministro oggi scriverà al Cio: "Siamo fuorilegge? Allora la Bielorussia..."

La stizza di Spadafora: "Non ha letto il testo". Federazioni in ansia

Dopo la lettera dei presidenti riuniti nel Consiglio Nazionale del Coni e la presa di posizione degli atleti italiani, il nuovo attacco alla riforma dello sport firmata dal governo gialloverde è arrivato dal presidente del Cio Thomas Bach. E immediata è giunta la dura replica del ministro Vincenzo Spadafora (nel tondo), anche se il numero uno del Cio non se l'è presa con l'ancora embrionale nuova riforma. «Bach sta in modo inusuale e poco istituzionale parlando di una bozza di legge che francamente stento a credere che abbia personalmente letto - così Spadafora - Se invece davvero così fosse, indichi con chiarezza assoluta in quali punti la bozza non rispetta la Carta Olimpica, oppure eviti di trascinare il Cio in un dibattito davvero poco edificante per una istituzione così importante. Del resto se per Bach l'autonomia del Comitato Olimpico in Bielorussia non è in discussione, figuriamoci in Italia».

Il ministro precisa anche che «il Testo Unico, come puntualmente scritto nella lettera che è stata inviata al Cio nelle scorse settimane, affronta e risolve positivamente proprio alcune delle questioni sollevate da Bach. È ridicolo sostenere che la riforma possa incidere sulla preparazione degli atleti italiani e sulle loro possibilità di vittoria a Tokyo, una frase che offende l'Italia e i suoi grandi atleti. Chiederò conto a Bach di queste sue parole e di tutte le sue dichiarazioni in una lettera che gli invierò domani (oggi, ndr). Condivido invece che non ci siano condizioni al momento per alcun incontro, che del resto non era assolutamente previsto né nella data del 15 ottobre né in altra data».

Spadafora parla anche dei Giochi di Milano-Cortina 2026, assegnati nel giugno del 2019 a Losanna dove Conte fornì rassicurazioni a Bach proprio sulla legge. «Tranquillizzo Bach sui preparativi dell'appuntamento dell'Olimpiadi invernali 2026 che procedono bene come potranno confermargli sia il presidente del Coni che il presidente della Fondazione, che del resto sono la stessa persona: forse potrebbe in questo caso ravvisarvi qualche forma di conflitto di interesse, anche alla luce di notizie emerse da alcuni organi di stampa».

Mercoledì il ministro incontrerà i partiti di maggioranza per un ennesimo vertice: Pd e Italia Viva contestano alcuni punti della riforma che rischia di arenarsi. Nello stesso giorno vertice al Coni coi presidenti di Federazione, sempre più infuriati e qualcuno, come Petrucci, parla di «mobilitazione».

E anche Sport e Salute sarebbe rimasta sorpresa dalle parole di Bach, visto che la società non ha mai interferito con le decisioni del segretario generale del Coni, tra l'altro membro del Cda.

A giugno Sport e Salute ha già versato circa 10 milioni al Coni per la spedizione olimpica di Tokyo del 2021.

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