La strategia di Orlando: centrosinistra allargato

Roma Nel magico mondo della sinistra alla sinistra del Pd ogni giorno ha la sua pena. Ieri le vogliose avance di Mdp ai Cinque Stelle sul documento anti-Jobs Act sono state respinte, come quelle di un Harvey Weinstein qualsiasi, da Beppe Grillo: «Da qualche settimana siamo perseguitati da due stalker: Mdp (che sta per Mantenimento Della Poltrona) e Lega Nord. Ma noi con questa gente non vogliamo avere nulla a che fare». Il dialogo che Bersani e Grasso avrebbero voluto intavolare con la Casaleggio, insomma, per ora non decolla, ma la speranza è ovviamente l'ultima a morire. Respinti dai grillini, che non vogliono offrire le proprie grazie a nessuno prima del voto (dopo, ovviamente, sarà tutto un altro discorso), volendo i bersaniani potrebbero consolarsi con Gianni Cuperlo e Andrea Orlando. I due esponenti della minoranza Pd infatti non solo fanno sapere di voler presentare, nella direzione di lunedì, un interessante ordine del giorno in cui si chiede a Renzi di «lavorare alla creazione di un campo largo di centro sinistra» che includa pure gli scissionisti dalemian-bersaniani. Ma annunciano anche di «riaprire un confronto sulla disciplina dei licenziamenti disciplinari e collettivi». È l'argomento su cui Mdp corteggiava i grillini, per dare insieme l'assalto al Jobs Act e su cui hanno presentato una proposta per non solo reintrodurre l'articolo 18, ma addirittura estenderlo a tutte le piccole e piccolissime imprese sotto i 15 dipendenti, che sarà esaminata dal Parlamento nelle prossime settimane. Orlando, che peraltro ha appoggiato e votato il Jobs Act e l'abolizione dell'articolo 18, essendo stato ministro di Renzi, tende una mano a Mdp.

Intanto l'amletico Pisapia, che resiste al corteggiamento di Grasso perché - spiegano i suoi - «non vuole finire in bocca a D'Alema», raduna domenica a Roma un po' di anime sparse della sinistra che aspirano a trovare posto nel prossimo Parlamento (dall'ex Dc Bruno Tabacci al radicale Riccardo Magi, dalla Verde Monica Frassoni all'ex prodiano Giulio Santagata) per lanciare «dopo il risultato deludente della sinistra in Sicilia, su una nuova proposta che intercetti milioni di elettori del centrosinistra». Milioni. Madrina, Laura Boldrini.

LCes

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