Fiuggi - A Pontida è la prima volta per un politico non leghista, la prima volta di un «emozionato» Giovanni Toti, come ammette lo stesso governatore ligure. A Fiuggi, però, nelle voci e nei capannelli che si raccolgono a margine dei dibattiti, tra i grandi saloni affrescati del Palazzo della Fonte scorre un pizzico di polemica per quella presenza di Toti sul palco dell'alleato con cui è maggiormente aperta la competizione per la leadership della coalizione. Alcuni militanti azzurri si scambiano via whatsapp una foto in cui si vede nella parte sinistra Silvio Berlusconi sul palco di Fiuggi e nella parte destra il governatore ligure sul palco di Pontida con la scritta «Salvini premier» alle spalle. L'accusa, insomma, è quella di avere in qualche modo officiato l'incoronazione di Salvini come aspirante premier. Così come alcuni fanno notare che nell'intervento di venerdì a Fiuggi Toti ha lasciato aperta la questione della premiership, senza affidarla senza se e senza ma a Berlusconi come invece ha fatto Antonio Tajani.
In sostanza sono le due anime forziste a confronto: da una parte quella più filo-Ppe e quindi più ancorata al centro guidata dal presidente del Parlamento europeo, dall'altra quella del patto di sangue con Matteo Salvini e Giorgia Meloni, favorevole a una lista unica e in prospettiva di un soggetto unico del centrodestra. Toti in realtà dal palco di Pontida non entra nella questione della premiership. Parla del referendum per l'autonomia del 22 ottobre. Ed esprime piena solidarietà alla Lega per il sequestro del suo patrimonio da parte della magistratura.
Sulla sua assenza alla rentrée di Berlusconi, Toti, parlando con il Giornale, rivendica piuttosto il suo ruolo da pontiere. «Venerdì ero a Fiuggi, a chiudere la prima giornata del convegno di Antonio, oggi a Pontida dove, prima volta nella storia, è stata data la parola a un non leghista. Venerdì sarò ad Atreju dalla amica Meloni. Sono le forze politiche che insieme governano la Liguria e insieme hanno vinto battaglie impossibili: Savona, Genova, La Spezia.
Non capisco chi si stupisce: il ruolo degli amministratori è fare da ponte, tenere insieme i partiti. La Ligura è un esempio. Chi soffia sul fuoco lo fa solo per paura di perdere i propri privilegi. Chi insinua sospetti preferisce perdere le elezioni piuttosto che la propria poltrona».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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