La supercazzola di Santori che non sa rispondere alla domanda di Sallusti

Il direttore de ilGiornale incalza il leader e portavoce del movimento ittico che risponde con una "supercazzola"

La supercazzola di Santori che non sa rispondere alla domanda di Sallusti

Il conte Raffaello Mascetti, l'indimenticabile personaggio interpretato da Ugo Tognazzi in Amici miei, ne andrebbe orgoglioso. Di chi? Di Mattia Santori. Già, proprio così. Perché il leader e portavoce delle sardine si è reso protagonista di una supercazzola con i fiocchi per eludere una domanda ben diretta rivoltagli da Alessandro Sallusti, direttore de ilGiornale.

Una supercazzola da fare invida a quelle del conte Mascetti nei film di Mario Monicelli, tra un "tarapìa tapìoco" e un "come se fosse antani anche per lei soltanto in due".

Spieghiamo. Il giovane bolognese è stato ospite in collegamento della puntata di ieri sera di DìMartedì, il talk show di approfondimento politico condotto da Giovanni Floris su La7. Tra gli ospiti in studio, appunto, Sallusti che prende parola a si rivolge al capo del movimento ittico di piazza e di protesta: "Volevo prima spezzare una piccolissima lancia a favore della nostra indegna categoria: noi vi chiediamo del Partito Democratico perché voi avete detto che votato il Pd…e quindi siamo solamente curiosi di sapere il perché…". E aggiunge: "E noi vi chiediamo anche di Matteo Salvini perché voi avete detto che tutto questo casino che avete combinato, lo avete fatto in contrapposizione al leader della Lega".

Il direttore del quotidiano di via Negri incalza la sardina:"Anche perché, e vengo alla domanda, se vi facciamo una domanda, non c'è la risposta. Cioè, mi spiego: se non vi chiediamo né di Salvini né del Pd, non rispondete…E allora, per esempio, ne faccio una a caso delle mille che si possono fare: se poi poteste influire sulla politica italiana, fareste o no la prescrizione dei processi?".

Qualche secondo di silenzio e Giovanni Floris, padrone di casa, chiama in causa l'ospite in collegamento: "Santori…?". Ecco, è qui che arriva la supercazzola ittica della sardina, colta in castagna: "Ma lei, Sallusti, se un bambino autistico quando gli passa un pallone da basket, questo ritrae le mani, come riesce a passarle la palla e fare in modo che questo la raccolga con quelle mani che non sa usare?".

Lo studio rimane basito (e chissà il pubblico a casa...) e Alessandro Sallusti ha commentato ironicamente: "È un po' complicata come risposta, e per mia deficienza non ho proprio capito".

Ci pensa allora Floris a buttarla sul ridere: "Quella è la regione di Bersani, quindi diamogli la possibilità di utilizzare la metafora…". E arrivano le risate. Non è arrivata invece la risposta di Santori sulla prescrizione…

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